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1 MAGGIO: FESTA DEI SINDACATI NEL RICORDO DELLE VITTIME DI PORTELLA DELLA GINESTRA

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno aperto le celebrazioni del Primo Maggio con la deposizione di una corona al cimitero di Piana degli Albanesi (Palermo) dove sono sepolte le vittime dell’eccidio di Portella della Ginestra, nei 70 anni dalla strage. Intorno alle 9,30 è partito il corteo in direzione della Casa del Partigiano. Da qui la celebrazione, che avviene in una giornata di pieno sole, si sposterà quindi a Portella della Ginestra sul Memoriale della strage di 70 annni fa, dove i segretari confederali terranno i propri discorsi. Davanti alla cappellina dove sono state raccolte le vittime dell’eccidio di 70 anni fa, una piccola folla di amministratori, sindacalisti e cittadini ha partecipato a un breve momento di preghiera guidato dal vescovo di Piana. Poi sono stati letti i nomi delle vittime e un carabiniere ha suonato con la tromba “Il silenzio”. Intervento da sottolineare è quello del egretario generale della Uil Carmelo Barbagallo che ha dichiarato .” È un primo maggio di impegno e non di festa perché c’è poco da festeggiare. Siamo qui per rivendicare l’opportunità di far riprendere l’economia del Paese mettendo al centro del dialogo l’articolo 1 della Costituzione, cioè che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E vediamo di non affondarla sul lavoro”.Oltre all’intervento di Barbagallo , anche la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ha espresso la sua opinione in merito a questo importante evento : “Tutto quello che abbiamo in nostro possesso l’abbiamo reso pubblico. Se sono necessari ulteriori approfondimenti li faremo in direzione di questo processo per fare verità. Siamo la prima istituzione ad avere reso pubblici gli atti di Portella della Ginestra e sono sicura che molte delle cose che i familiari delle vittime chiedono sono a disposizione dopo l’ultima desecretazione. Anche tutti gli altri facciano lo stesso e aprano gli archivi”.

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