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13enne pestato in un video sui social, verso il processo. La sorella: “vogliamo giustizia”

“Mio fratello sta bene , non ha avuto danni o lesioni dopo l’aggressione. La legge ci farà giustizia, diamo tempo al tempo. Condividete il post affinchè diventi virale”.
Così la sorella del ragazzino di 13 anni, aggredito ai Colli Aminei da una baby gang, interviene sui social tranquillizzando e ringraziando tutte le persone che hanno dimostrato interesse re-postando e commentando il video divulgato.
Per chi non avesse avuto modo di seguire i fatti, parliamo di un gravissimo atto di bullismo avvenuto ai Colli Aminei di tanti ragazzini, tra i 12 e 15 anni, nei confronti di uno solo. Nelle immagini diffuse sui social dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, viene inquadrato un ragazzino con una t-shirt arancione circondato da una decina di coetanei che a turno lo pestano a calci, pugni e schiaffi. Nelle immagini è anche visibile il timore del ragazzino che dice ripetutamente “ho chiesto scusa”. L’aggressione è stata ripresa con un cellulare da uno degli aggressori della baby-gang e poi successivamente anche pubblicato sui social.
A denunciare l’accaduto la consigliera comunale Laura Bismuto, che ha segnalato l’episodio alle forze dell’ordine. Mi è appena stato girato – scrive la consigliera Laura Bismuto – un video agghiacciante, di scene di bullismo e di violenza gratuita tra adolescenti del mio quartiere, dei Colli Aminei, della cosiddetta Napoli bene. Un branco di forti con i deboli, accanitisi su uno, uno soltanto”.
Nella stessa giornata, prima delle affermazioni della sorella della vittima, interviene anche il difensore della parte lesa, l’avv. Angelo Pisani, nella trasmissione radiofonica “La Radiazza” condotta da Gianni Simioli. Egli racconta di aver chiesto un risarcimento danni pari a un milione di euro, cifra considerati da quest’ ultimo anche bassa rispetto a ciò che è accaduto e rispetto alle ripercussioni che ci saranno sul ragazzo e la sua famiglia. Racconta anche che alcuni degli aggressori non sono nuovi ad episodi del genere perché si è scoperto che una ventina di giorni fa un paio di essi si sono resi protagonisti di atti deplorevoli, si sono messi a sputare addosso a delle persone anziani in zona Vomero.

Secondo il punto di vista dell’avvocato non ci saranno pene esemplari non essendoci attualmente normative adeguate per questi casi e trattandosi di minori, ci sarà un intervento degli assistenti sociali e nulla più, nonostante si parli di sequestro di persona, di agguato e di percosse. Conclude informando gli ascoltatori che ancora non c’è stato nessun intervento da parte degli aggressori e della famiglia per dimostrare pentimento, per chiedere scusa o per dimostrare un minimo di solidarietà.
Gran parte della responsabilità va ai genitori che non sono in grado di trasmettere i giusti valori e la giusta educazione ai propri figli? Sicuro è che per fermare questo fenomeno del bullismo e delle baby-gang, che si accentua sempre di più, servono punizioni esemplari e sicuro è che ci sia bisogno di un piano di rieducazione sociale.

A cura di Emanuela Ribatti

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