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A Poggioreale l’evento Diamo un calcio all’indifferenza. I detenuti: “Con una possibilità si può cambiare”

002Si è tenuta nella casa circondariale G. Salvia di Poggioreale una manifestazione intitolata “Diamo un calcio all’indifferenza”, organizzata dall’Associazione La Mansarda, il cui presidente Samuele Ciambriello, insieme ai suoi volontari, da anni porta avanti una serie di progetti di solidarietà verso le persone ristrette. La giornata di oggi ha fatto da prodromo a una serie di due giornate (il 20 e il 26 febbraio) che vedranno lo svolgersi di un triangolare di calcetto tra la squadra dei detenuti e quelle dei giornalisti sportivi e degli ex calciatori. In vesti speciali da presentatore il giornalista sportivo Carlo Alvino che, insieme a Noemi De Falco di Radio Club 91, ha introdotto i presenti.

Grazie all’accoglienza e disponibilità del Direttore del carcere Antonio Fullone si è potuto realizzare un evento che ha visto la partecipazione di svariati rappresentanti delle istituzioni, insieme a giornalisti sportivi, ex calciatori del Napoli e altre autorità che, uniti a detenuti selezionati dai differenti padiglioni, hanno dato vita a una mattinata di “integrazione” sociale come ha giustamente evidenziato nel suo intervento il Dott. Fullone, sottolineando come il valore dello sport permetta di congiungere la società esterna all’istituto di pena; per questo motivo – come ha anticipato il direttore – è possibile che l’estate prossima si incrementino tali attività grazie all’apertura di palestre, attraverso l’aiuto del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).

Coni che è stato rappresentato durante l’evento dal suo Presidente Cosimo Sibilia che è intervenuto ribadendo il loro impegno e garantendo una partecipazione concreta affinché si dotino le carceri e le associazioni – come quella de La Mansarda – delle attrezzature necessarie allo svolgersi di tali attività. Il Presidente del Coni ha voluto anche citare la sinergia dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) nel portare in rilievo determinate problematiche. Mario Zaccaria, Presidente dell’Ussi, è così intervenuto in merito: “Il giornalista sportivo è un uomo fortunato perché può fare ciò che ama, ma ha anche il dovere di calarsi nella società in cui vive. Lo facciamo? L’invito di Samuele Ciambriello mi ha fatto capire che dovremmo farlo di più”. Un gentile omaggio è stato, a questo punto dell’evento, consegnato al Direttore del carcere, un gagliardetto con le firme dei calciatori della Società Sportiva Calcio Napoli.

Non poteva non prendere la parola il fautore, la mente e il braccio di questa iniziativa, Samuele Ciambriello, che ha voluto porre l’accento su quanto sia fondamentale ridare dignità alle persone ristrette attraverso queste giornate che rappresentano una vera e propria boccata d’aria per il detenuto abituato a passare in media 20 ore nelle celle: “Si sta instaurando – ha dichiarato Ciambriello – un clima di nuova speranza grazie al quale il detenuto, non solo si sente meno abbandonato dalle istituzioni, ma percepisce così di poter avere un rapporto con la società che va al di là del suo essere-detenuto”.

Da citare a questo proposito che l’Associazione La Mansarda si sta facendo promotrice anche di un progetto di scrittura giornalistica all’interno del carcere riuscendo, attraverso un libero scambio di idee e parole, a far realizzare ai detenuti stessi una serie di articoli pubblicati poi sul quotidiano Linkabile. Oltre a questo, l’Associazione ha organizzato anche un corso di cucina a cui sta seguendo uno di pasticceria che, come ricordato da un detenuto intervenuto durante la manifestazione, proseguirà fino a giugno. E sono stati proprio i detenuti, grazie ai volontari dell’Associazione e al menzionato laboratorio di cucina, a preparare per i convitati un ricco banchetto di cibarie che hanno deliziato i presenti al termine della manifestazione.

Presente all’evento anche il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, il Dott. Carmine Antonio Esposito che ha preso parola per evidenziare come queste manifestazioni siano importanti perché veicolano determinate problematiche oltre il “ristretto” campo di pertinenza carcerario e giudiziario: “ Il problema dei detenuti –  ha affermato – non è esclusivo di noi giudici penitenziari ma è di tutta la società”. Ecco perché “il livello inaccettabile” in cui versano le nostre carceri esige un impegno maggiore . Forti in questo senso le parole del Presidente poiché, puntando il dito contro le assenze (giustificate o meno) del personale amministrativo, ha voluto poi “ringraziare coloro che con la loro presenza colmano anche le assenze degli altri”. Il Dott. Esposito ha, inoltre, evidenziato come il carcere sia una soluzione estrema e come debba avere per finalità la rieducazione della persona, che sia professionale, scolastica o morale, ridando dignità, secondo l’articolo 27 della Costituzione, citato anche da Samuele Ciambriello.

Sulla stessa linea anche l’intervento del Cappellano del Carcere, Don Giovanni Liccardo: “L’indifferenza è il maggior disprezzo delle persone, una brutta parola da cancellare dal vocabolario, insieme all’altra spesso citata da Papa Francesco, l’esclusione. Andare incontro alle persone significa includere e lo sport non può mancare questo progetto educativo, essenziale alla crescita”. Parole che hanno centrato il cuore dell’iniziativa rappresentato proprio da quello andare oltre le mura del carcere, oltre l’esclusività, oltre le mura dell’indifferenza.

Presenti anche il Senatore Peppe De Cristofaro di Sel, il Consigliere regionale di Forza Italia Gennaro Nocera, il Consigliere regionale del Pd Antonio Marciano e l’Assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello. “Un goal segnato” sono state le parole del Consigliere regionale Antonio Marciano per commentare l’iniziativa, “una grande lezione di vita e civiltà. Questo è un pezzo di società che si rischia di non conoscere”.

Verso la fine, hanno commentato l’evento anche le ex glorie del Napoli presenti che, però, come ha giustamente evidenziato Carlo Alvino, “non sono vecchie glorie ma glorie e basta poiché le glorie non sono né giovani né vecchie ma restano vicino a noi nel cuore e nella mente” come dimostra la loro partecipazione. C’erano Montefusco, Canè che ha parlato di esperienza unica da ripetersi finché sarà in vita, Bruscolotti, Abbondanza, Scarlato e Savoldi. Tutti hanno ribadito la loro volontà di esserci e offrire il loro modesto contributo. Tra i presenti anche il fratello di Diego Armando Maradona, Hugo Maradona che ha raccolto tantissimi applausi dal pubblico.

Momenti anche di grande ilarità con l’attore Salvatore Misticone (per tutti Scapece di Benvenuti al Sud) che ha promesso ai detenuti di realizzare per loro uno spettacolo insieme ai suoi amici attori.

Ovviamente non potevano mancare le parole dei diretti interessati che, intervistati da Alvino, hanno ringraziato tutti i presenti per il momento regalato, “Ringraziamo tutte queste persone che non ci dimenticano”, e in particolar modo il Direttore del carcere: “Si sta molto meglio grazie a lui”. Bello anche il siparietto che ha visto uno dei detenuti raccontare di quanto sia entusiasmante vedere le partite del Napoli nel carcere di Poggioreale: “Quando segna il Napoli esultano tutti i padiglioni, è una cosa bellissima”. Molto incisive le parole di un ragazzo che ha sottolineato la grande utilità di questi progetti messi in gioco dall’Associazione La Mansarda: “Con una possibilità si può cambiare”.

 

 

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