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Addio alla riforma elettorale, sul voto segreto crolla il patto dei 4! Pd all’attacco contro i 5Stelle.

“Come volevasi dimostrare “! E’ questa la frase che sta facendo il giro d’Italia , critiche e polemiche sono all’ordine del giorno perchè da quanto si è appreso questa mattina il fatidico patto tra Pd, 5stelle, Lega  e Forza Italia è crollato e la riforma elettorale rischia di scomparire.

Il relatore della legge elettorare, Emanuele Fiano ( Pd) , ha pubblicato su twitter la foto  riguardante il giallo del tabellone,  che  durante il  voto segreto ,  ha visto spuntate  palline rosse , verdi e bianche ,  che invece sarebbero dovute essere tutte azzurre, come accade per le votazioni segrete. Si scorgono dei voti favorevoli nei banchi del Pd e di Fi e si evince che i voti contro l’emendamento sarebbero dovuti essere 315 anziché i 256 finali.

Tutto ciò ha scaturito uno scambio di accuse con tanto di prova foto’ da parte del Pd  perché nell’incriminato voto segreto compare invece il tabellone palese creando ancora una volta polemiche e dibattiti .

Infatti  mentre Roberto Fico si esprime così:  “M5s ha votato compatto”,  il Pd è partito all’attacco : “Abbiamo chiarissima l’operazione del M5s – dice il capogruppo Dem Ettore Rosato – che ha voluto far fallire la legge elettorale. Ne prendiamo atto, bastava che lo dicessero subito che non sono capaci di mantenere la parola data. Sul blog avevano detto che la legge andava bene e invece l’hanno fatta cadere su una cosa che non c’entra niente”. “Ora, il Pd farà una valutazione politica e istituzionale dopo di che assumeremo le nostre decisioni”.

Di conseguenza , Emanuele Fiano, relatore della riforma ha dichiarato : “La legge elettorale è morta”!

Ma i 5 stelle hanno  hanno subito replicato alle accuse : “Per noi del Movimento Cinquestelle il patto  è ancora in piedi ,dice Alessandro Di Battista , Il testo non deve tornare in Commissione, si deve andare avanti in Aula” . Il problema è di un Pd schizofrenico che si è reso conto che su questo emendamento non aveva i voti. La faccia di Rosato in Aula era la dimostrazione plastica della disperazione. Non hanno un partito, ma mille correnti. Ora danno la colpa al M5S, ma noi siamo a favore della legge tanto che la vogliamo estendere a tutta Italia”.

Continua  Luigi Di Maio: “Noi abbiamo sempre detto al Pd che avremmo votato per le preferenze e il voto disgiunto in Aula, quindi lealmente. Non possiamo avere franchi tiratori su quel tema”.Anche Renato Brunetta di Forza Italia  ha espresso le opinioni del partito : “Dolorosamente ho dato indicazione di voto contrario all’emendamento di una nostra deputata, ma abbiamo fatto la scelta della coerenza e del valore aggiunto di una legge pienamente condivisa”.

La ripresa della seduta è prevista nel pomeriggio e resta solo da sapere come andrà a finire, il petto è davvero annulato? La riforma sarà portata a conclusione?

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