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AMATRICE, UN ANNO FA IL TERREMOTO CHE LA SCONVOLSE, IL VESCOVO DI RIETI:” RINVIARE NON PAGA MAI. NEANCHE IN POLITICA, PERCHE’ IL TEMPO E’ UNA VARIABILE DECISIVA”

Il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili,  nell’omelia della messa ad Amatrice ad un anno dal terremoto, ha affermato che  “ricostruire è possibile” perchè a suo dire “Rinviare non paga mai. Neanche in politica, perché il tempo è una variabile decisiva“. Pero  Il vescovo ha sottolineato che bisogna evitare una ricostruzione che è “falsa quando procediamo alla giornata, senza sapere dove andare. Mi chiedo: siamo forse in attesa che l’oblio scenda sulla nostra generazione per lasciare ai nostri figli il compito di cavarsela, magari altrove? Rinviare non paga mai. Neanche in politica, perché il tempo è una variabile decisiva” aggiungendo che “Dalla notte si giunga all’alba: questo è quello che speriamo”.  Mentre, durante la funzione liturgica, il vescovo di Ascoli Piceno mons. Giovanni D’Ercole in un messaggio alla Diocesi si è espresso così, riguardo l’anniversario del terremoto: ”vuole essere anche sforzo di speranza, puntando a una visione del futuro positiva anche se le difficoltà, gli ostacoli e gli intralci della burocrazia spietata tentano di spingere lo spirito a un realismo fatale che rasenta il fatalismo della disperazione”. Vi è stata anche una fiaccolata terminata con 249 rintocchi di campana, come il numero delle vittime di Amatrice e Accumuli.  Il Presidente Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, afferma riguardo a queste terre meravigliose, sconvolte in una notte dal terribile terremoto:  : “Un lembo d’Italia meraviglioso, che la passione, il genio e il lavoro dei nostri padri e della popolazione attuale ha reso un vero paradiso di bellezza. Oggi, a motivo del terremoto, tutto questo patrimonio rischia di andare perduto per sempre. Occorre trovare delle vie sagge, percorribili e concrete per recuperarlo, al di là dei possibili errori e ritardi”. Preceduta da una lettura delle biografie delle vittime, commovente, la fiaccolata si è diramata lungo la zona rossa di Amatrice  muovendo da piazza Sagnotti al parco don Minozzi. Qui sono stati suonati i 249 rintocchi e si è tenuta una veglia di preghiera celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, con i familiari delle vittime. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha quindi scoperto un monumento eretto nel parco don Minozzi in ricordo dei morti. Presente anche il Premier Paolo Gentiloni.

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