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BOSCHI:”Bisogna ristabilire la verità rispetto a tanti tentativi di sovrapporre questioni che non hanno nulla a che vedere con il Referendum. Voglio sottolineare che al referendum non si vota sulla legge elettorale”.

ll Ministro per le Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi, ha fatto tappa nel capoluogo irpino per il suo tour per il sì al prossimo Referendum Costituzionale.
Al tavolo il deputato dem Luigi Famiglietti, il costituzionalista Alessandro Sterpa ed il rappresentante di Future Dem, Berardino Zoina.
Presenti in platea Enzo De Luca, Assunta Tartaglione, Paolo Foti, Rosetta D’Amelio, Lello De Stefano, Valentina Paris, Rosanna Repole, Beniamino Palmieri, Carlo Iannace, Roberta Santaniello, Maria Elena Iaverone, Michele Vignola, parte di assessori e consiglieri comunali del Comune di Avellino.
Il primo intervento è stato di Luigi Famiglietti che ha attaccato la classe dirigente degli anni ’80, accusandola di aver appesantito il debito pubblico con forme di assistenzialismo e clientelismo. “Investire sul futuro con connessioni tra le istituzioni e amministratori competenti – ha detto Famiglietti – siamo il blocco nuovo che sta realizzando la riforma che gli italiani aspettano da trent’anni.” boschi-mariaelena-ministro-riforma-avellino
Berardino Zoina, rappresentante di Future dem, ha spiegato e sintetizzato le caratteristiche peculiari della riforma, seguito dall’intervento del prof Sterpa che ha evidenziato “la logica che mette al centro l’elettore e che rafforza il Governo”, sottolineando la possibilità di rappresentare in Senato i problemi del territorio anche in chiave trasversale.”
Infine l’intervento del Ministro Boschi:
“Questo Referendum è un momento determinante, la scelta è nelle mani dei cittadini. Sono due i punti di riferimento dell’impianto della Riforma: la legge costituzionale e il quesito della scheda. Bisogna ristabilire la verità rispetto a tanti tentativi di sovrapporre questioni che non hanno nulla a che vedere con il Referendum. Voglio sottolineare che al referendum non si vota sulla legge elettorale: se vince il sì, l’ italicum sarà sottoposto al giudizio della Corte Costituzionale. Non si vota per questo governo, non si vota per aumentare o diminuire i poteri del presidente del Consiglio e non si cambiano i valori fondamentali della Costituzione. Si vota la modifica della seconda parte della Costituzione. Con il Sì si cambia, con il no si resta tutto così come è ora”

“L’opportunità ce l’abbiamo oggi – ha continuato la Boschi – non tra sei mesi o sei anni. Abbiamo perso trent’anni, questa riforma non è perfetta ma fa fare un passo in avanti al Paese. Sono tanti problemi da risolvere ma è più facile farlo con strumenti che ci permettono di affrontare le sfide in maniera più efficace. Sono state attuate 150 modifiche rispetto al testo iniziale, con tanto lavoro fatto dal Parlamento, ma la firma finale è dei cittadini. In 30 anni nessuno ha votato una legge che riducesse di un terzo i parlamentari e tagliasse i costi della politica, siamo persone perbene che stanno proponendo una alternativa”.
Infine l’appello:
“Aiutateci a smontare qualche bugia.”

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