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BREXIT, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JUNCKER: ” C’E’ UN ENORME NUMERO DI QUESTIONI CHE RESTA DA RISOLVERE. NON SI TRATTA SOLO DELLA QUESTIONE DELLE FRONTIERE CON L’IRLANDA DEL NORD, ANCHE LO “STATUS” DEI CITTADINI DEVE ESSERE CHIARO”

Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker parlando alla conferenza degli ambasciatori, si esprime così: “Ho letto con l’attenzione dovuta tutti i documenti del governo britannico, ma nessuno di questi mi ha davvero soddisfatto. C’è un enorme numero di questioni che resta da risolvere. Non si tratta solo della questione delle frontiere con l’Irlanda del Nord, un problema serio sul quale non abbiamo risposte definitive ma anche lo status” dei cittadini “deve essere più chiaro”. Tuttavia, Juncker, ha precisato che non ci saranno negoziati sulle future relazioni tra Ue e Londra prima della soluzione delle questioni che riguardano la brexit, Non sono stati fatti progressi sui diritti dei cittadini europei e sul conto che Londra deve pagare per divorziare, infatti Juncker dice: “Non si possono mischiare. Non ignoro che ci siano delle parziali intersezioni tra le due dimensioni, ma Consiglio e Commissione europea sono stati ultra chiari, prima di affrontare il futuro occorre sistemare le questioni individuate come prioritarie“.  Juncker si è poi espresso sui rapporti con la Russia, dicendo che:” Vorrei  riflettessimo su migliori relazioni con la Russia. Questo dipende dalla Russia e da noi. Ma non c’è sicurezza europea, per il secolo a venire, senza la Russia” concludendo che:   “Occorrerà, senza rinunciare ai nostri valori e ai nostri principi  che si ritrovi con la Russia un dialogo più adeguato all’avvenire che ci sta davanti“. Ciò tuttavia, sul futuro, ancora  incerto, che avanza e preme, Juncker chiarisce che: “Dobbiamo essere chiari che non inizieremo negoziati sulle nuove relazioni economici e commerciali tra il Regno Unito e l’Ue prima che tutte le questioni del divorzio tra siano risolte“, proprio perchè a suo dire:  “Prima di tutto regoliamo il passato, e poi guardiamo al futuro“.

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