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BRIVIDI E DIVERTIMENTO QUOTIDIANI ALLA ”SPIAGGETTA DEL NAPOLI” IN VAL DI SOLE RISERVATA A DIMARO AI GIOCATORI PER IL RECUPERO MUSCOLARE POST ALLENAMENTI

 E’ ormai considerato un club esclusivo tanto è vero che pochi supereletti possono frequentarlo: la ”spiaggetta del Napoli” per alcuni giorni all’anno, precisamente a luglio, è il posto dove tutti i tifosi partenopei vorrebbero accedere per avere un contatto diretto con i proprio beniamini. Invece come tutti i posti da Vip è off limits a tifosi, telecamere e giornalisti. Contrariamente al nome non è collocato in riva al mare, sugli arenili di La Gaiola, Marechiaro o a Posillipo normalmente frequentati dai vip partenopei, ma si trova in Val di Sole ai piedi delle Dolomiti di Brenta, sulle rive del torrente Meledrio a Dimaro, a quattro passi dallo stadio di Carciato sede per il settimo anno consecutivo della preparazione precampionato della squadra del Napoli. E’ il sogno proibito di tutti tifosi partenopei perché a frequentarlo praticamente tutti i giorni, addirittura due volte al giorno, vi sono tra gli altri Insigne, Mertens, Callejon, Milik, Zielinski, Diawara, Hamsik, Rafael, Sepe, Albiol, Zapata, Rui, Koulibaly, Maggio, Reina, Tonelli, Allan, Jorginho, Pavoletti, Giaccherini…

Insomma alla spiaggetta possono accedere solo i tesserati Ssc Napoli. Tutti giorni i giocatori del Napoli lo frequentano dopo gli allenamenti per immergersi nell’acqua a scopo terapeutico. Quattro passi dagli spogliatoi portano alla scaletta in legno da dove si immergono nell’acqua superfrizzante che scende dal Brenta. Con i suoi vortici naturali e l’ossigenazione delle cascatelle, il Meledrio si trasforma in un idromassaggio naturale, garantendo benefici effetti: alcuni minuti a mollo agevolano il recupero fisico e prevengono i microtraumi legati all’allenamento in campo. E il sacrificio per la temperatura dell’acqua non proprio mediterranea è comunque ripagato dall’allegria dei giocatori che trovano comunque il modo di divertirsi spruzzandosi l’acqua.

Altre squadra usano contenitori con acqua e ghiaccio, altri l’azoto ma qui in val di Sole sarebbe un oltraggio inaccettabile. Si, perché il nome di questo angolo di paradiso naturale non è legato a… ”O’ sole mio” ovvero a un perfetto gemellaggio meteorologico con Napoli ma a un termine dell’antica lingua dei Reti che richiama l’acqua. Non a caso qui in val di Sole a decine si trovano laghetti, fiumi, torrenti e ruscelli. Un patrimonio naturalistico imponente che questa terra mette a disposizione di tutti i propri ospiti.

Così se la ”spiaggetta Napoli” a luglio è ovviamente off limits al grande pubblico la grande fantasia dei tifosi partenopei ha già trovato una alternativa più popolare, liera da vincoli, e così ogni giorno decine di signore approfittano di un piccolo ruscello alimentato dal Meledrio per camminare nella stessa acqua e godere dei benefici effetti di un percorso di Kneipp. Corre parallelo alla strada che dall’abitato di Carciato scende allo Stadio. E il prato che lo attornia ogni giorno diventa un angolo verde da favola, ideale per i picnic. Acqua unica, ambiente meraviglioso e val di Sole magica verrebbe da dire.
E il valore di questo trattamento nell’acqua della val di Sole lo spiega il professor Alfonso De Nicola, responsabile dello staff medico del Napoli. ”L’acqua fredda svolge una funzione di vasocostrizione con un effetto che potremo definire piacevole, positivo, capace di favorire il recupero fisico, di bloccare i microtraumi post allenamento e di non sovraccaricare il sistema cardiaco”. Tale azione va però fatta con precise attenzioni: ”non deve interessare l’intero corpo perché altrimenti tale azione rischia di affaticare il cuore. Ecco perché va privilegiata un’azione simile a quella che svolgiamo qui in Val di Sole – chiarisce De Nicola – e che interessa solo gli arti inferiori, sino all’inguine, rispetto all’utilizzo, ad esempio, agli ambienti saturi di azoto freddo il cui effetto si estende simultaneamente all’intero organismo. Ciò provoca un negativo effetto sul cuore che a causa dell’azione di raffreddamento complessivo si dilata velocemente come una valvola di espansione con la conseguenza di alterare il battito. La pratica ideale è quella di entrare e uscire dall’acqua ogni minuto, moltiplicando l’effetto di recupero muscolare e di stimolo cardiaco. E poi l’acqua di un torrente, come il Meledrio, è mossa, si ossigena scorrendo tra i sassi e svolge anche una azione di idromassaggio naturale”.

Insomma è da provare come l’acqua delle terme di Pejo e di Rabbi. La Val di Sole è una realtà turistica impreziosita dalle Dolomiti di Brenta, dal Ghiacciaio del Presena, dagli alti monti della val di Pejo e di Rabbi, e dal fiume Noce. Oltre ad altri numerosi corsi d’acqua. Un patrimonio naturalistico che qui si trasforma anche in occasione di benessere, business e divertimento. In questa valle, che non è esagerato definire una palestra a cielo aperto per le sue innumerevoli proposte di vacanza attiva. qui sono di casa Mtb con l’organizzazione di due Mondiali e ogni anno di una tappa di Coppa del Mondo, rafting, canoa, trekking, nordic walking, arrampicata e d’inverno sci alpino, nordico e snowboard. Vi sono decine di opportunità riservata sia alle famiglie, ai principianti e a chi vuole vivere la vacanza come occasione rigenerante dallo stress cittadino quotidiano, sia ai grandi professionisti dello sport. Ricca è anche la proposta di Spa. E non manca la gastonomia genuina di montagna con i formaggi di malga e in prima fila il Casolet.

 

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