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Burgnich:”Non esiste più il calcio di una volta, oggi contano solo i quattrini”

A radio club 91, nel corso di Globuli Azzurri, programma di Samuele Ciambriello, sono intervenuti Tarcisio Burgnich, ex calciatore di Inter, Juve e Napoli, e Giuseppe Galderisi, ex calciatore di Milan, Juve e Verona ed allenatore in attività. Tanti i temi trattati, dalla situazione del Napoli a quella relativa alla nazionale italiana.

Perché in Italia non ci sono più i grandi campioni? Questo calcio vola via in modo veloce e drastico – ha dichiarato Burgnich. I calciatori stranieri sono tantissimi e non tutti all’altezza. Oggi contano solo i quattrini. Andare a comprare un giovane in Africa costa poco e tutti i presidenti acquistano all’estero. Così i giovani italiani rimangono al palo“. Burgnich ha poi parlato del Napoli di Sarri. “Il Napoli di Sarri per ora ha fatto grandi cose – ha dichiarato  l’ex del Napoli. La difesa? Ho visto alcune partite e goal che fanno sorridere in questi giorni. Al giocatore d’oggi manca la concentrazione in fase difensiva e umiltà, lasciano il tempo e la possibilità di gestire agli attaccanti la palla come vogliono. Il giocatore d’oggi guarda la palla ma non l’avversario. invece un tempo i nostri allenatori ci dicevano devi “andare a gabinetto con gli avversari”

Simpatico poi, il siparietto con Galderisi. “Se avessi giocato tu al giorno d’oggi, avresti fatto una caterva di goal. Prima c’era la marcatura ad uomo fino allo stremo”.

Parola poi, a Giuseppe Galderisi. “Le squadre di Sarri oltre a giocare un buon calcio, hanno anche una grande attitudine una buona mentalità e identità. La riscoperta di qualche giocatore meno usato da Benitez, ha dato importantza a tutto il gruppo. Conosco Sarri da anni ed è una persona umanamente meravigliosa e una persona preparatissima. Per De Laurentiis non è stato facile sostituire Benitez ma è stato un rischio calcolato. Il Napoli è la squadra che più mi diverte insieme alla Fiorentina. Non so se si potrà arrivare allo scudetto ma si continua a crescere”. 

Un attaccante, Galderisi, che non poteva non fare riferimento agli attaccanti di oggi. “Ai miei tempi il capocannoniere arrivava a 16 goal con marcatura ad uomo. Oggi non si segue piu la marcatura ma la palla e la zona”.

Chiusura dedicata alla analisi tattica ed alla riproposizione di qurl calcio offensivo tanto caro a Galderisi. “Oggi è possibile riproporre un calcio offensivo come il mio; è una questione di convinzione. Vedo che alcuni allenatori lo fanno ancora ed io questa cosa l’ho rubata a Sarri nel 2002 in una partita Sangiovannese-Gubbio in cui ho assistito ad una partenza improvvisa che mi ha scombussolato e poi l’ho studiata, misurata e fatta mia aggiungendo elementi. Credo che gli allenatori dovrebbero guardarsi intorno e tutto è utile. Bisogna divertirsi per divertire”.

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