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Casoria, sala slot accanto a scuola. Ciaramella: “Con la norma regionale, questo non sarà più possibile”

“Ho appreso questa mattina la notizia sulle legittime rivolte da parte dei genitori degli studenti della scuola Moscati-Maglione di Casoria sulla presenza di una sala slot accanto all’edificio scolastico.  Con la Legge sulla disciplina e sul contrasto al gioco d’azzardo patologico che stiamo approvando in Regione, e di cui sono firmataria e coordinatrice per la maggioranza, questo non sarà possibile”.
Così dichiara la consigliera regionale del PD, Antonella Ciaramella: “Sto lavorando con attenzione ed impegno – spiega Ciaramella –  perché è fondamentale introdurre una legge che gestisca e controlli i fenomeni connessi al gioco d’azzardo. Tra gli aspetti più necessari vi è quello di armonizzare i regolamenti comunali relativi all’attività dei punti di raccolta del gioco pubblico, oltre che introdurre misure più efficaci che prevedano la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette dai Disturbi da Gioco d’Azzardo”. La nostra attenzione – continua Ciaramella – è soprattutto sui soggetti più vulnerabili e dei minori, considerato il 57% di studenti giocatori campani contro la media nazionale del 47,1% dei giovani delle scuole medie superiori, secondo i rilevamenti fatti nel 2013 dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania. Per questo il testo non introduce soltanto orari e distanze, ma prevede anche formazione obbligatoria per gli operatori, un registro volontario di chi è inserito in percorsi di riabilitazione e un fondo alimentato dalle sanzioni da destinare ad azioni di prevenzione”.
“Un ruolo centrale –  afferma Ciaramella – lo avranno i Comuni, che potranno agire con strumenti urbanistici anche sul versante del decoro, oltre che sugli standard previsti dalla legge e l’osservatorio regionale a cui siederanno con asl e regione, tutti gli operatori, dal terzo settore alle ass. di categoria per evitare che questa legge resti solo una buona legge ma lettera morta sui territori e senza una vera pianificazione delle risorse e un monitoraggio continuo del fenomeno. La parola d’ordine  – conclude Ciaramella – è legalità, ed è per me grande orgoglio aver lavorato per ascoltare e riunire tutte le parti sane coinvolte per mettere fine a una giungla e dare regole certe a tutela di chi lavora nella legalità, per i lavoratori e soprattutto per i cittadini”.

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