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CHIARA APPENDINO SUL DDL PILLON: ” UN’ ISTITUZIONE NON DEVE GIUDICARE QUALE FAMIGLIA E’ DI MAGGIORE VALORE E DARE UNA SCALA VALORIALE. UN’ISTITUZIONE DEVE ACCOGLIERE LE FAMIGLIE”

“Appena insediata ho cambiato il nome dell’assessorato da ‘Famiglia’ a ‘Famiglie’, che può essere composta da persone di sesso diverso o stesso sesso. Un’istituzione non deve giudicare quale famiglia è di maggior valore e dare una scala valoriale. Un’istituzione deve accogliere le famiglie“,  ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino,  in merito al Disegno di legge Pillon. Il ddl Pillon,  introduce una serie di modifiche in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei e delle minori. Il disegno di legge prende il nome dal senatore della Lega Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day.  È un progetto molto contestato da avvocati, psicologi e operatori che si occupano di famiglia e minori, dai centri antiviolenza e dai movimenti femministi che il 10 novembre manifesteranno in tutta Italia, ma anche dalle relatrici speciali delle Nazioni Unite sulla violenza e la discriminazione contro le donne che lo scorso 22 ottobre hanno inviato una lettera al governo italiano.

I dati ISTAT mostrano che la legge ha funzionato, e che nelle separazioni e nei divorzi l’affidamento condiviso ha ora percentuali decisamente prevalenti.  Il sorpasso vero e proprio è avvenuto nel 2007 (72,1 per cento di separazioni con figli in affido condiviso contro il 25,6 per cento di quelle con figli affidati esclusivamente alla madre), per poi consolidarsi ulteriormente.

Sui richiedenti asilo  ha sottolineato la sindaca : “In realtà noi non abbiamo cambiato il nostro modo di operare, credo che nessun sindaco l’abbia fatto. Per quanto riguarda il decreto Sicurezza, la sfida oggi è quella di capire come i nuovi permessi possono essere utilizzati. Il grande tema poi sono i rimpatri: se il ministro Salvini ha effettivamente portato a termine accordi con gli altri Paesi sarà in grado di garantire i rimpatri necessari per attuare il decreto“.

 

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