Cultura

Ciak si gira: “Un Calcio d’Amore” di Tonino Scala diventa un film

Riuscite ad immaginare un tifoso del Napoli convogliare a nozze con una bella ultrà della Salernitana? O, ancora meglio, un sostenitore romanista pronunciare il grande “si” ad una supporter biancoceleste? Figuriamoci, poi, un doriano a condividere ogni giorno il letto con un grifone.

Storie apparentemente irreali, eppure, per Tonino Scala, scrittore di Castellammare di Stabia, ai tempi delle nuove tecnologie, dei social network, l’amore impossibile diventa possibile.

E a mettere in pratica il sodalizio biblico oltre che sportivo sono due rappresentanti di altrettante frange delle caldissime tifoserie nemiche della Juve Stabia e della Nocerina, Vespe contro Molossi.

“Un Calcio d’Amore” è il titolo del fortunato romanzo dell’autore della provincia napoletana, presentato dall’InterClub di Portici “22 Maggio” lo scorso febbraio, con la partecipazione di una rappresentanza del Napoli Club di Sant’Antonio Abate, in segno di continuità dei valori sportivi promossi dal volume di Tonino Scala.

Le avventure a tinte rosa di Carlo e Patty (i protagonisti della vicenda) fanno, però, da cornice ai tanti problemi di carattere sociale con cui la città di Castellammare combatte ogni giorno. Ma Scala, si sa, è sempre stato molto sensibile alle vicende di lotta alla malavita, di contrasto alla camorra, oltre che di supporto ai lavoratori e ai meno agiati.

Ed ecco che, qualche mese più tardi, grazie all’interessamento dell’associazione F.D. Raffaele Viviani di Ferdinando D’Antuono e il supporto del regista Giuseppe Di Salvatore, “Un Calcio d’Amore” diventa un film.

“Le cose importanti si fanno sempre in camera da letto o a tavola” – ci racconta Scala – “E noi tre, davanti ad una pizza, parlando del libro, abbiamo deciso di farne un film. Quando me l’hanno proposto quasi non ci credevo: un mio romanzo che prende vita, non lo credevo realizzabile. Poi ho seguito da vicino la ricerca degli attori, lo sviluppo della sceneggiatura, e ho cominciato a realizzare davvero cosa stava accadendo. Al primo ciak, ieri, mi sono emozionato.”

Nell’idea di Tonino Scala c’è il voler riportare il calcio in una dimensione umana, lontana dai contrasti sempre più frequenti che sconvolgono il mondo delle tifoserie e che allontanano le famiglie dagli stadi, il voler lanciare il messaggio che, una volta terminati i novanta fatidici minuti, si possa uscire dai tornelli gli uni con gli altri, limitando la rivalità ad una azione puramente sportiva.

“Il calcio deve unire, non dividere. La rivalità sportiva va benissimo, gli sfottò, le bandiere, i colori diversi fanno parte del bello dello sport. Poi, però, bisognerebbe tornare ad essere umani.” – continua – “In Un Calcio d’Amore non c’è solo il calcio. C’è Castellammare, la mia città, c’è Napoli e tutta la sua provincia. Ci sono i problemi con cui le nostre realtà lottano ogni giorno, c’è la Camorra, ma ci sono poi le bellezze dei nostri territori. Quelle che danno speranza per ripartire”.

E allora non resta che attendere la fine delle riprese per poi correre al cinema a gustarsi un successo tutto della nostra terra e, nel frattempo, leggere il libro “Un Calcio d’Amore” di Tonino Scala.

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