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Ciambriello alla presentazione del progetto di ceramica realizzato presso il Carcere minorile di Airola: “Questo è solo l’inizio,questo è un corso che funge da zattera per questi ragazzi. Tra breve partiranno altri corsi regionali.

“Una società che giudica un minore e dopo averlo giudicato poi lo mette in carcere è sintomo di una società malata. Che sta giudicando se stessa e la sua malattia.” Ha così esordito il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello in apertura della conferenza stampa, tenutasi oggi, al Consiglio Regionale della Campania, per la presentazione del progetto di ceramica realizzato presso il Carcere minorile di Airola. Ha poi continuato, “Io voglio ringraziarvi, perché siete qui ad onorare un lavoro svolto da persone che sono recluse ma non escluse. Da un po’ di tempo, nel carcere di Airola abbiamo iniziato un corso di ceramica che si è concluso ed è stato gestito dall’Associazione “Tarita”, da alcune ceramiste e da alcune volontarie. Questo progetto è solo l’inizio perché a breve partiranno dei corsi regionali, di circa seicento ore  che daranno la possibilità di acquisire delle qualifiche professionali e soprattutto sono delle iniziative per non far sentire soli questi giovani reclusi.” Una giornata di occasione, come l’ha definita Ciambriello per tutti, una giornata dove si è avuta la possibilità di interrogarsi su stessi e migliorarsi. Una presentazione che l’emozione ha fatto da capo, come ha mostrato la commozione della Presidente dell’Associazione di promozione sociale “Tarita”,Carmela Grimaldi , quando ha raccontato dell’incontro con i ragazzi e ha affermato: ” Questa esperienza mi ha segnato tanto, quando ci hanno proposto questo progetto io e le mie collaboratrici ci siamo fatte tante domande, volevamo trovare la chiave giusta per aiutare questi ragazzi reclusi e scoraggiati. Alla fine di questo percorso, durato tre mesi, posso dire che non smetteremo mai di ringraziare ogni ragazzo uno ad uno per avermi, anzi averci lasciato tanto. Ci hanno completato.”  Tanti i presenti per questo evento,  in particolare hanno partecipato il Consigliere Regionale Carlo Iannace, delegato dalla Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio che a fine conferenza ha lasciato tali dichiarazioni “Ci impegneremo a fare sempre meglio, ringrazio la presidente D’Amelio per avermi concesso questa possibilità, per me è veramente un orgoglio. Sono folgorato da tutto questo. Siete veramente speciali.” Ai ringraziamenti si è associata anche la Dirigente del centro Giustizia Minorile e Comunità della Campania Maria Gemmabella, presente in conferenza, che non ha esitato a ringraziare il Garante per aver permesso tutto questo e per la costanza e la dedizione con cui svolge il suo lavoro. Non sono mancati poi i ringraziamenti per la polizia penitenziaria, per la loro fondamentale presenza e per il modo in cui educano questi ragazzi ad essere uomini migliori. Non sono mancate anche le parole della  Direttrice del Carcere di Airola Marianna Adanti, che ha sottolineato “Non siete abbandonati e mai lo sarete, non pensate neppure una cosa del genere. Noi abbiamo un compito difficile ma lo facciamo con forza e motivazione. Questa iniziativa è bellissima, perché nel volontariato c’è tanta empatia e sensibilità. Io e i tanti collaboratori, ci impegniamo e impegneremo a fare sempre meglio affinché voi diventiate degli uomini liberi e giusti.” Presenti, eccezionalmente, alcuni giovani ristretti  presso il carcere di Airola, che hanno partecipato al progetto e durante la conferenza hanno omaggiato i partecipanti con dei lavori speciali.  Questa di oggi, può essere definita una giornata all’insegna della speranza, perché in fondo se ci pensiamo molte delle cose importanti nel mondo sono state realizzate da persone che hanno continuato a provare quando non sembrava esserci alcuna speranza.

A cura di

Alessandra Martino

 

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