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COLDIRETTI: 10 REGIONI D’ITALIA SONO A RISCHIO SICCITÀ’

Secondo l’ultima ricerca fatta dalla Coldiretti, 10 regioni d’Italia sarebbero a rischio siccità tanto che le stesse a breve presentare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole. La misura prevede, per le aziende, sospensione delle rate dei mutui, blocco dei pagamenti dei contributi e accesso al Fondo per il ristoro danni. Le zone interessate sarebbero: la Lombardia dove sui pascoli di montagna si registra in media un calo del 20% di erba a disposizione del bestiame; in Piemonte dove per il forte caldo di questi giorni, oltretutto, sta aggravando la situazione idrica degli alpeggi. La campagna cerealicola sta facendo registrare rese inferiori del 30%;  anche La Liguria ne sta risentendo della siccità soprattutto per gli oliveti dell’Imperiese e nelle zone irrigue di Andora ed Albenga dove soffre anche la coltivazione del pregiato basilico genovese; mentre la dichiarazione dello stato di emergenza riguarda le zone di Parma e Piacenza in Emilia Romagna dove si registrano danni, soprattutto a pomodoro da industria, cereali, frutta, per oltre 100 milioni ai quali se ne aggiungono altri 50 per nubifragi e grandinate; Danni stimati in oltre 60 milioni in UMBRIA dove il calo delle precipitazioni porterà a una diminuzione delle rese di grano e orzo (-30/40%) e per i foraggi (-50%); Nel LAZIO le criticità maggiori si registrano a Latina dove sono compromessi fino al 50% i raccolti di mais, ortaggi, meloni: i danni si attestano tra 90 e i 110 milioni. La lunga siccità ha messo a dura prova tutte le province della CAMPANIA dove la Regione ha chiesto lo stato di calamità naturale: i danni sono di circa 200 milioni. Si sono verificati danni alla agricoltura anche in Umbria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Sempre la stessa agenzia afferma che questa emergenza Nazionale a causa del caldo  si classifica ai primi posti  da oltre due secoli. Infine ancora secondo la Coldiretti sul fronte agricolo i danni ammontano a circa 2 miliardi, mentre la produzione di latte è crollata del 15%.

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