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Coronavirus e smart work: tutti i pro e i contro

Il lavoro da casa è diventato una necessità per molti, in questi giorni, con l’epidemia da Covid-19 che ci obbliga a ridurre al minimo i nostri contatti con il mondo esterno. Se lo avete sperimentato anche voi, avrete quasi certamente apprezzato i lati positivi del telelavoro (declinato, in questa occasione, nella sua variante minore di lavoro agile, noto anche come smart working): la possibilità di svegliarsi un po’ più tardi (perché non bisogna avventurarsi nel traffico mattutino), di “dimenticare” cravatte, gonne eccetera, e lavorare dalla propria scrivania con accanto una tazza di caffè.

Ma conoscete anche i lati negativi? Sapevate, ad esempio, che se siete dipendenti di un’azienda dove la maggior parte dei vostri colleghi lavora in ufficio, fare carriera per voi potrebbe essere più difficile? Questo e altri aspetti sono stati analizzati in una ricerca condotta dalla Lally School of Management del Rensselaer Polytechnic Institute (USA), e pubblicata sul Journal of Vocational Behavior.

«Questo studio aiuta a rispondere a una domanda cruciale: lavorare da casa può danneggiare la tua carriera? La risposta è: dipende dal contesto lavorativo in cui ti trovi», spiega Timothy D. Golden, responsabile dell’area di organizzazione e gestione aziendale della Lally School of Management e capo dello studio. Secondo la ricerca, condotta su un campione di 405 dipendenti aziendali, le probabilità di essere promossi sono più alte nelle aziende in cui il lavoro a distanza è una pratica comune; al contrario, nelle imprese dove la maggior parte dei dipendenti lavora in ufficio, per il telelavoratore è più difficile ottenere una promozione.

Diversa la questione stipendio: innanzi tutto perché qui entrano in gioco le differenze contrattuali tra “telelavoro” (orari e postazione di lavoro fissi) e “smart working” (un numero limitato di giornate di lavoro svolte fuori dall’azienda). Lo studio evidenzia che negli USA, a parità di anzianità e di ore lavorate, gli stipendi sono in genere più bassi per è in telelavoro, e che l’unico modo per ottenere un avanzamento è quello di lavorare ore extra e di farsi vedere in ufficio. Dallo studio è emerso infatti che chi, pur lavorando gran parte della settimana da casa, ha più contatti di persona con i propri superiori, ha anche maggiori chance di ottenere un avanzamento rispetto a chi si fa vedere poco in azienda.

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