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Coronavirus, l’ipotesi: chiudere tutte le scuole. Anziani a casa, niente strette di mano

Niente abbracci, né strette di mano, le chiacchiere vanno fatte a oltre un metro di distanza. E poi vanno evitati i luoghi affollati, ed è stato ipotizzato di annullare le manifestazioni sportive per almeno 30 giorni, calcio compreso. Ma soprattutto si sta valutando se chiudere le scuole sull’intero territorio nazionale. Il comitato scientifico nominato dal premier Giuseppe Conte legge gli ultimi dati sulla diffusione del coronavirus e detta le raccomandazioni da tenere per cercare di contenere un’epidemia, sulla quale ora si dicono molto preoccupati. Gli esperti sollecitano una ulteriore stretta, visto l’andamento non lineare del virus, e chiedono agli italiani il massimo del rigore e dell’attenzione, suggerendo di cambiare, di fatto, quelle che sono le abitudini del nostro paese.

ATTENZIONE MASSIMA
Il diktat preparato dagli scienziati è stato inviato al ministero della Salute: dovrà avere l’ok del comitato esecutivo allargato e sarà poi Palazzo Chigi a stabilire quali saranno le restrizioni finali. Difficilmente le raccomandazioni degli esperti potranno essere modificate. Saranno, quindi, contenute in un nuovo Dpcm, che andrà a sostituire quello adottato lo scorso 1 marzo e in scadenza domenica prossima. Il nuovo Decreto potrebbe essere adottato prima dell’8 marzo, ovvero nelle prossime 24-48 ore, e varrà per l’intero territorio nazionale. «Il punto importante – spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro – sono i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno. Noi non dobbiamo dare false sicurezze, ma dire a tutti di essere attenti ad adottare le raccomandazioni indicate. Dobbiamo lavorare per il paese muovendoci dentro delle regole e degli stili di vita attenti che interrompano quelle che sono le vie di trasmissione classiche». «E decideremo se andare verso una maggiore o minore severità, a seconda dell’evoluzione dei dati», ha aggiunto il commissario straordinario Angelo Borrelli.
Il giro di vite stabilisce lo stop a convegni, congressi, ma anche a manifestazioni, a partire da quelle sportive che comportano affollamento di persone bypassando la distanza di sicurezza di un metro. Al momento è stato già disposto il rinvio Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma per stasera a Torino. E si sta valutando in queste ore se far proseguire il campionato con le partite a porte chiuse.

ra le raccomandazioni c’è inoltre quella di evitare abbracci e strette di mano, mentre agli over 75 e alle persone sopra i 65 con patologie (e che vivono in Lombardia) viene raccomandato di evitare i luoghi affollati. Agli anziani, in particolare, anche di uscire di casa. «Evitare scambi di bottiglie, bicchieri soprattutto durante attività sportive», sono ancora le indicazioni del testo. E poi «si richiede ai Comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali, associazioni sportive, al mondo della comunicazione di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all’aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio».

LE VISITE
Il comitato scientifico ha proposto di limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo. Cosa che, in parte, già avviene nelle zone rosse.
Il dpcm dovrebbe essere pronto oggi e si prevede che Palazzo Chigi confermi le raccomandazioni suggerite dal team di esperti. Va fermato il contagio e anche in fretta per evitare che il sistema sanitario possa collassare. Le misure, comunque, avranno valore per 30 giorni, in tutto il Paese, e andranno valutate ogni due settimane sulla base dell’andamento dell’epidemia. Nel frattempo, la Protezione civile ha ordinato altre 500 mila mascherine (ma ne servono «milioni», ha specificato Borrelli), e sono pronti 6.600 posti letto in 2.200 camere messe a disposizione dalla Difesa, mentre sul territorio ci sono oltre mille volontari che potranno raddoppiare qualora la situazione lo richiedesse.

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