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CSM, BALDUCCI E CASELLATI: “PIU’ DONNE AI VERTICI DEGLI UFFICI GIUDIZIARI”

Il Consiglio Superiore della Magistratura, con la nomina di quattro donne ai vertici degli Uffici giudiziari italiani, sta facendo enormi passi in avanti. Per la prima volta infatti, un numero importante di donne va a ricoprire i ruoli apicali nelle Corti d’Appello. Stiamo lavorando per riequilibrare lo storico gap per cui a fronte della quasi paritaria presenza della componente femminile in magistratura, negli incarichi direttivi la percentuale di donne si riduce al 24 % sul 76 % a favore della componente maschile nel settore giudicante e addirittura al 16% a fronte dell’84% per le funzioni direttive requirenti”.

Formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro alle nuove dirigenti degli Uffici giudiziari di Salerno, Firenze, Genova e Modena”.

Queste le parole delle Consigliere della Quinta Commissione del CSM, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Paola Balducci, in merito al lavoro del plenum di mercoledì pomeriggio, che su sei incarichi direttivi, ha nominato quattro donne magistrato.

Un passo avanti certamente notevole, con le quote rosa che cercano di farsi sempre più largo tra i pari ruolo maschili.

Un dato sicuramente confortante, ma che ancora non basta per risolvere le disuguaglianze di genere, che in Italia sono molto più rivedenti rispetto ad altre nazioni d’Europa e del Mondo.

Nei posti di rilievo, infatti, quasi due persone su tre sono di sesso maschile.

Tanto ancora resta da fare, in un Paese  che si dichiara democratico ed aperto ai cambiamenti, ma che il più delle volte, resta ancorato ad antichi e superato schemi sessisti e di genere!

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