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CYBERBULLISMO SULLA RETE: ENTRA IN VIGORE UNA LEGGE CHE TUTELA I MINORI E COINVOLGE LE SCUOLE NELL’EDUCAZIONE

Arrivano più controlli sulla rete, sul web. Controlli che coinvolgono le scuole che devono essere presenti a protezione degli adolescenti che la frequentano. La legge è entrata in vigore da poco, dal 18 giugno per la precisione. l minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo, o il genitore può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare di rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete. Se non si provvede entro 48 ore, l’interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono comunque esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca. Misure diverse, per quanto riguarda le scuole: tra i professori sarà individuato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative. . Inoltre, il Miur ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione , avendo l’obiettivo primario di  combattere il bullismo. Per quanto concerne, invece, la formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione degli adolescenti implicati, mentre ai singoli istituti è demandata l’educazione alla legalità, e alla giustizia oltre che   all’uso moderato  di internet.

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