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DIREZIONE NAZIONALE PD:SI RINUNCIA ALLA DIRETTA STREAMING MA NON AL DIBATTITO SU CONTENUTI ED ALLEANZE. IN AUTUNNO LA CONFERENZA PROGRAMMATICA.

Finisce che passa la relazione di Matteo Renzi con un solo voto contrario e con l’area Orlando-Emiliano che non partecipa al voto  a questa direzione a porte chiuse (dopo anni), una modalità che aveva seminato il dubbio che lo streaming andasse evitato per lavare i panni sporchi in famiglia.E invece c’è stata una discussione politica anche molto esplicita ma senza chissà quali sconquassi.

«Non ci sarà nessun accordo con Forza Italia, c’è stato solo un dialogo sulla legge elettorale perché le regole si scrivono insieme». Matteo Renzi ha preso la parola in replica alla fine della direzione del Pd e pur esprimendo rispetto per chi la pensa diversamente afferma, a quanto si apprende, che non passerà i prossimi mesi a parlare di coalizioni. «Credo – ha detto il leader Pd – che gli argomenti che affronteremo nei prossimi mesi saranno diversi dal 50% della discussione fatta qua dentro. Il veto sul fiscal compact è più importante dell’analisi sulle amministrative». «A Franceschini dico che sono d’accordo con tutto quello che ha detto. Lo avrebbe sottolineato il segretario del Pd. Ci mancava dicesse che non ci sono più le mezze stagioni». Renzi ha risposto anche ad Andrea Orlando che aveva detto che Giuliano Pisapia non è Ferrero ma un possibile alleato. «Capisco – afferma il leader dem – che voglia aiutare Pisapia ma io voglio aiutare il Pd. Vogliamo fare campagna elettorale per il Pd o parlare degli altri? Orlando dice `non chiedeteci di rinunciare alle nostre idee´ ma io dico non chiedetelo anche a noi che abbiamo vinto». La relazione di Matteo Renzi alla fine è stata votata all’unanimità dalla direzione del Pd. A votarla, dopo la decisione delle minoranze di non partecipare, tutta la maggioranza, inclusa l’area che fa capo a Dario Franceschini. Né la minoranza che fa capo a Orlando né quella di Michele Emiliano hanno partecipato al voto.

Franceschini ha detto la sua: “E’ sbagliata la contrapposizione: o si parla di contenuti o si parla di alleanze. Non ci si può non occupare di alleanze. Magari non è l’argomento con cui dovremo andare a parlare al Paese, lo dice uno che per il 95% si occupa dei contenuti del ministero”. E ancora: “A Padova abbiamo vinto ma il Pd ha preso il 13%: siamo un po’ lontani dal poter vincere da soli. Servono le proposte, serve la forza leader, serve l’azione di governo, serve l’organizzazione, ma servono gli altri, servono le alleanze”.

Quello di Franceschini – viene riferito – è stato un intervento a tratti duro: “Ho il diritto di parlare. E per fortuna non c’è lo streaming…”. E ha aggiunto: “Un segretario ascolta la comunità, la tiene insieme con pazienza, senza vedere dietro il pensiero di chi la pensa diversamente un tradimento o un complotto”.

Critico anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando:  “Vogliamo continuare a discutere o ogni volta che qualcuno solleva una questione lo si deve additare come quello che vuole far perdere il Pd”.  “Noi riconosciamo il risultato del Congresso e il principio di maggioranza – prosegue l’ex candidato alla segreteria dem – Dopo ogni discussione ci atterremo alle decisioni, ma vorremmo che le discussioni fossero vere“.

Pronta la replica del segretario: “Capisco che Orlando voglia aiutare Pisapia. Io però voglio aiutare il Pd”, dice Renzi, concludendo la direzione del Pd. E aggiunge: “Vogliamo fare la campagna elettorale per il Pd o vogliamo parlare degli altri?“.

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