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Discorso di fine anno di fine anno di António Guterres, Segretario Generale dell’ONU.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, invia un augurio per un nuovo anno «fortunato, prospero e tranquillo», lo ha rivolto ai cittadini del mondo a impegnarsi nel 2019 per difendere la dignità umana e per «costruire insieme un avvenire migliore. L’anno scorso in questa stessa occasione, avevo lanciato l’allerta rossa per alcuni danni che avevo elencato. Gli stessi persistono ancora. Per molti tra noi il periodo che viviamo è di profonda angoscia e il mondo è messo a dura prova» sottolineando che «i cambiamenti climatici persistono, le divisioni geopolitiche si accentuano rendendo i conflitti più difficili a risolversi. Siamo arrivati al record di persone che migrano in cerca di sicurezza e protezione», queste le parole che ha riportato il segretario generale, ha poi continuato, «Le disuguaglianze aumentano in un mondo in cui un pugno di persone possiede una ricchezza equivalente a quella della metà dell’umanità intera», ha sottolineato rilevando che c’è comunque qualche segno di speranza.Con particolare attenzione si è soffermato in merito all’accordo per lo Yemen e quello tra Etiopia ed Eritrea, oltre all’intesa tra i protagonisti del conflitto in Sud Sudan. Tra le note positive, Guterres ha citato anche l’accordo sui migranti e i rifugiati e la Conferenza sul clima di Katowice, evidenziando che «quando la cooperazione internazionale funziona si vince. Nel 2019 — ha concluso Guterres, le Nazioni Unite continueranno a riunire i popoli, costruire ponti e creare spazi per le soluzioni».

Raffaele Fattopace

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