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DUE DONNE ALLA GUIDA DI IMPORTANTI CITTA’: AD ESSERE “ROTTAMATO” E’ ANCHE IL PREGIUDIZIO.

Il ballottaggio ha portato una ventata di aria nuova, soprattutto a Roma, dove la Raggi (M5S) ha trionfato con il  67,2% contro Giachetti del Pd, diventando il primo sindaco donna della Capitale, e a Torino, dove la Appendino, ha battuto Fassino, sindaco uscente con il 54,56%.

Con loro, 2 donne, si apre un nuovo scenario politico e una nuova analisi sociologica, che ribalta il metodo e conduce alla rottamazione, in particolare, di vecchi tabù e pregiudizi “politici” basati (anche) sulla discriminazione sessuale.

Virginia Raggi, avvocato civilista di professione, a luglio compirà 38 anni. Laurea in Giurisprudenza a Roma Tre. Sposata con un figlio di 7 anni, e non distante dal marito, Andrea Severini, regista radiofonico e attivista pentastellato che tempo fa la convinse a seguirlo nei meet-up grillini. Nel 2011 è entrata a far parte del Movimento 5 Stelle e due anni dopo si è ritrovata catapultata tra gli scranni dell’Aula Giulio Cesare.

Chiara Appendino, 31 anni, vive a Torino, sposata con una figlia di nome Sara. Una laurea in Economia internazionale e management in inglese con specializzazione in pianificazione e controllo di gestione aziendale. Già consigliera comunale e poi vicepresidente della commissione bilancio al comune di Torino.

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