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DYLAN DOG, ROBERTO RECCHIONI ANNUNCIA IL DISEGNATORE DELLA STORIA DI DARIO ARGENTO

Qualche mese fa, durante la conferenza stampa della nuova edizione dell’Etna Comics, il festival internazionale del fumetto, il curatore di Dylan Dog Roberto Recchioni aveva annunciato che il grande regista dell’Horror Italiano Dario Argento sarà impegnato a scrive una storia del famoso indagatore dell’incubo creato dalla mente di Tiziano Sclavi e disegnato da Claudio Villa nel 1986. A distanza di tempo lo stesso fumettista ieri aveva annunciato sul proprio profilo “Instagram” chi sarà il disegnatore della storia del “padre” di “profondo rosso” e “Phenomena”: il prescelto sarà Corrado Roi. Questo invece solo le poche righe accompagnate dalla foto che ritraeva lo stesso Recchioni con Roi “E il disegnatore della storia di Dario Argento per Dylan Dog sarà: Corrado Roi. Dedicato a chi ci vuol male, tzè!” Molti fan dell’abitante di “666 craven street” lo ricorderanno per aver disegnato le tavole di albi come “Fratelli di un altro tempo”, “Il labirinto di Bangor” fino ad arrivare i più recenti “La ninna nanna dell’ultima notte” e “il bianco e nero”. Sempre sul profilo ufficiale dell’artista, i fan avevano chiesto altre informazioni circa l’uscita dell’albo che però almeno per il momento questo quesito non ha avuto risposta. Ma c’è stato anche chi ha apprezzato questa scelta. Quindi almeno per il momento, non ci resta che attendere l’uscita dell’albo, che probabilmente uscirà nella metà del 2018. Questo invece sarà la trama dell’albo come annunciato dallo stesso Recchioni diverse settimane fa “la storia è ambientata nel presente ma con forti richiami al passato che parte dalla pratica terribile compiuta su un ragazzo che prendeva le punizioni al posto del figlio di un nobile”. Infine va ricordato che “La Sergio Bonelli editore” qualche giorno fa aveva annunciato di aver “ripreso” i diritti media e consumer products legati “all’old Boy” e quindi potrà realizzare autonomamente progetti legati al mondo di Dylan Dog, a partire da film e serie tv, passando per prodotti di merchandising di qualsiasi tipo. Per Bonelli e Dylan Dog si tratta di una opportunità: tornare a gestire direttamente lo sfruttamento extra-fumettistico del personaggio, dopo anni in cui l’impossibilità di farlo è suonata come un “treno perso”. Le nuove rotte del licensing non cancelleranno la poco felice esperienza hollywoodiana del film del 2011 diretto da Kevin Munroe, ma senza dubbio il lavoro può ripartire, e con la piena visione dell’editore originale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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