Officina delle idee

E’ IN CORSO UNA BATTAGLIA PER SAPERE CHI FA PARTE DELL’EUROPA DI SERIE A E CHI DI SERIE B.

Il Pianista che continua a suonare con l’incendio intorno, oppure un disegno preordinato di nuovo ordine?

Le forti contestazioni al di là del merito dell’Europa e della Germania in particolare sui conti italiani, in un contesto internazionale di probabile dissoluzione di equilibri epocali dovuti alla Presidenza Trump, alla Brexit ed al nuovo ruolo da protagonista della Russia, lasciano interdetti. Poiché voglio fare salva l’intelligenza dei protagonisti ed anche tenendo conto delle imminenti campagne elettorali in Germania e Francia, devo pensare che dietro le polemiche surreali dei bilanci e degli zero virgola, ci sia un disegno ben chiaro. L’Europa di serie A e quella di serie B. Forse è in corso una battaglia per decidere chi farà parte della serie A, ed è chiaro che l’Italia, che ha molti detrattori interni ed esterni, è un Paese ” borderline ” .
Eppure io credo che al netto della rabbia ed il disgusto per la burocrazia e l’ottusità dell’Europa in questo contesto, non dobbiamo mai dimenticare che solo grazie al l’unità fra i paesi europei siamo riusciti ad avere quasi settanta anni di pace, progresso e benessere come in nessuna altra parte del mondo. Non era mai accaduto prima. L’Europa delle Nazioni nei secoli ha sempre significato guerre, genocidi, domini, tragedie e povertà diffusa. Nonostante tutto continuo a credere che bisogna guardare avanti, cambiando tutto quello che si deve cambiare, e non pensare di tornare ai nazionalismi del passato forieri di avventure pericolose. Non so se avremo la forza ma credo che sia una battaglia che vale la pena combattere.

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