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ECLISSI: LA STORIA DI ANGOL

Esistono stelle di grande interesse storico, studiate fin dall’antichità, ed altre che invece venivano osservate con diffidenza e timore. Ci sono stelle che hanno ispirato miti e leggende, ed altre che rivestono un ruolo importante nella nascita dell’astrologia. Ci sono stelle di fondamentale rilevanza scientifica, stelle che hanno fornito risposte ad importanti quesiti della cosmologia ed altre che hanno generato rompicapi apparentemente irrisolvibili. E ci sono stelle che hanno assunto un’importanza tale da costituire da sole il prototipo di un’intera categoria di astri.
Ma esiste una stella che possiede tutte queste caratteristiche contemporaneamente: si tratta di Β-Persei, meglio nota con il nome di Algol, oggetto situato nella costellazione di Perseo e distante 93 anni luce da noi. Algol è una cosiddetta binaria fisica, ossia un sistema costituito da due stelle vicine (Algol A e Algol B) che orbitano una attorno all’altra distanziate da soli 11 milioni di Km (per un confronto, basti pensare che Mercurio ne dista mediamente 60 dal nostro Sole). Algol A è la componente principale del sistema, essendo più massiccia, calda e luminosa. Durante le reciproche orbite, accade che la debole Algol B transiti esattamente davanti alla compagna, eclissandola; di conseguenza, la luminosità totale del sistema subisce un brusco calo: stelle di questo tipo vengono definite variabili ad eclissi.

Le caratteristiche di queste eclissi sono molto particolari: innanzitutto, la porzione di Algol A a venire oscurata è considerovele, oltre il 79% della superficie totale. Esistono stelle di grande interesse storico, studiate fin dall’antichità, ed altre che invece venivano osservate con diffidenza e timore. Ci sono stelle che hanno ispirato miti e leggende, ed altre che rivestono un ruolo importante nella nascita dell’astrologia. Ci sono stelle di fondamentale rilevanza scientifica, stelle che hanno fornito risposte ad importanti quesiti della cosmologia ed altre che hanno generato rompicapi apparentemente irrisolvibili. E ci sono stelle che hanno assunto un’importanza tale da costituire da sole il prototipo di un’intera categoria di astri.
Ma esiste una stella che possiede tutte queste caratteristiche contemporaneamente: si tratta di Β-Persei, meglio nota con il nome di Algol, oggetto situato nella costellazione di Perseo e distante 93 anni luce da noi. Algol è una cosiddetta binaria fisica, ossia un sistema costituito da due stelle vicine (Algol A e Algol B) che orbitano una attorno all’altra distanziate da soli 11 milioni di Km (per un confronto, basti pensare che Mercurio ne dista mediamente 60 dal nostro Sole). Algol A è la componente principale del sistema, essendo più massiccia, calda e luminosa. Durante le reciproche orbite, accade che la debole Algol B transiti esattamente davanti alla compagna, eclissandola; di conseguenza, la luminosità totale del sistema subisce un brusco calo: stelle di questo tipo vengono definite variabili ad eclissi.

Le caratteristiche di queste eclissi sono molto particolari: innanzitutto, la porzione di Algol A a venire oscurata è considerovele, oltre il 79% della superficie totale. Di conseguenza la variazione di luminosità del sistema è molto marcata, passando da una magnitudine 2,1 ad una di 3,9. Un simile cambiamento è notevolissimo, tanto da fare di Algol una delle pochissime stelle visibili ad occhio  conseguenza la variazione di luminosità del sistema è molto marcata, passando da una magnitudine 2,1 ad una di 3,9. Un simile cambiamento è notevolissimo, tanto da fare di Algol una delle pochissime stelle visibili ad occhio.

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