PD:RIFORMARE,FONDERE,NON CONFONDERE!

Se pensiamo al significato della parola riformare, i significati, da vocabolario, possono essere due: formare di nuovo qualcosa, o trasformare qualcosa, attraverso modifiche e innovazioni. Riforma e riformismo, sono due termini molto utilizzati e pertanto, anche molto abusati. A volte sono parole per indicare che c’è necessità di cambiamento, ma non indicano in quale direzione deve andare questo cambiamento. Fondere è mettere insieme, unire più elementi in un tutto organico. Deriva, però, dal latino “fundere”, versare, far uscire un liquido o un materiale incoerente dal recipiente in cui è contenuto, immettendolo in un altro, o gettandolo, spargendolo. Si riforma la democrazia se si cambia la politica.

Ma cosa di questa politica va cambiato, va fuso, messo insieme e cosa no?

Non viviamo in un tempo normale, viviamo in un tempo sospeso. Ma questo è il momento più appassionante, perché chiama in campo la grande politica, quella che è capace di uscire dall’incertezza, dal notabilato, indicando una nuova strada, nuove aggregazioni, rapporti virtuosi, nuovi ruoli tra cultura e politica.

E nella Fonderia parole come Durata, Distanza, Differenze, pur misurandosi con la concretezza dell’agire sociale, non sono altre che virtù per costruire il bene comune.

Bene ha fatto Renzi archiviando definitivamente la personalizzazione del voto referendario. Creare,però,due PD è un rischio per la democrazia in Italia. Una campagna di ascolto,di donne e uomini calati sui territori,non mandarini o aspiranti mandarini,feste o non feste,no mactch o gelo tra big.

Fondere,nello stile,nei metodi,nella reciprocità,nella’ascolto e nella valorizzazione di storie e testimonianze. Ecco valorizzare i testimoni,per fare festa e crescere.

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