PD:UN PARTITO DA REVISIONARE. SERVE INCLUDERE,NON SEMPLIFICARE. MA SOLO RENZI HA SBAGLIATO?

Il PD è entrato in una nuova fase.E’ diventato contendibile all’esterno come all’interno. In un regime postmoderno si muove con difficoltà, ha messo alle corde la democrazia rappresentativa,i corpi intermedi. Non avendo più un fronte esterno di classe è portato a ricostruirlo al proprio interno o intorno a se, anche con escalation di rancori. Ma dopo la scissione e i consensi perduti alle comunali è un partito da revisionare. Il suo ceto politico dirigenziale ha svolto la sua funzione finchè ha saputo conciliare consenso popolare e poteri “non eletti”. Ma per dirla con le parole dello psicanalista Massimo Recalcati:” qual è il peccato commesso da Matteo Renzi per aver attirato su di sé un odio così intenso? E’ un odio prepolitico o politico quello che lo ha così duramente investito?”  Viviamo in un’epoca in cui la gente si ribella alle classi dirigenti, come abbiamo visto in tutta Europa e in parte da noi con le amministrative, si favoriscono i populisti e le destre  che con linguaggio semplice e persuasivo attaccano il sistema. Diseguaglianze e iniquità, in crescita da anni, fanno il resto,,anche in chiave antiimmigrati. E’ possibile che ogni atto, ogni pensiero del solo Renzi sia sbagliato? Il PD e la sinistra non parlano alla gente. Occorre un modello non solo economico ma anche sociale diverso da quello applicato negli ultimi vent’anni, che distribuisca ricchezze ed opportunità, diritti ed equità.. E’ in atto ai vari livelli la centralità dell’esecutivo a scapito della rappresentanza, un restringimento degli spazi della critica. La sinistra alternativa al PD è percepita come impotente, lontana dai bisogni reali della comunità,non riesce ad elaborare il lutto per la perdita della propria idealogia ed è sprofondata nel gorgo del risentimento. E la stessa minoranza interna appare opaca, il suo colore predominante è il grigio.I dirigenti nazionali del partito,i loro vassalli sui territori,non sono riusciti a definire meglio il profilo innovativo del PD,non riescono a renderlo plausibile ed affidabile.Nè un uomo solo al comando fa aumentare il consenso. Classi sociali polverizzate e vincoli economici hanno messo in crisi la sinistra.
E’ un partito da revisionare,che non riesce a capire cosa non ha funzionato nel Governo, nella segreteria nazionale del Pd, in quelle locali. Il problema continua ad esserci se ci si limita a ritoccare organigrammi, inventarsi dipartimenti improbabili, o a sostituire sul piano locale questo con quello.E’ un partito che non ascolta iscritti e militanti,che ha paura del confronto con la base, che non discute né di sconfitte né di prospettive, provvedimenti, leggi. E’ sufficiente dire che ci sono state resistenze corporative nella sconfitta del referendum, distinguo, dissociazioni  o non vi è stata anche una incompetenza riformatrice ed una consorteria fiduciaria di capi e capetti?

Un PD,quindi,da revisionare,che recuperi un’identità sociale,mettendo al centro la tutela e la rappresentanza dei ceti medi più deboli, che ha messo in campo alcune buone riforme, ma la narrazione alla lunga ha deluso,non fa scattare la speranza nei giovani. I vecchi metodi della politica si sono ripresentati, anche quelli della vecchia prova di alfabetismo al contrario per la selezione di gruppi dirigenti e rappresentanti di Governo.. ” Basta dividerci o qui ci portano via tutti”,ha chiuso nel suo intervento ad una festa dell’unità Luca Lotti,e al giornalista che lo intervistava e gli chiedeva che cosa occorra fare per non farsi portare via,seraficamente il sottosegretario ha risposto:”bisogna aprire le porte a chi non ha mai fatto esperienza in un partito,a chi viene da una associazione,a chi magari viene da un altro partito,basta con l’essere lontani dalla gente.”
Al PD serve uno sforzo collegiale,un luogo dove si possa discutere e uscire poi con posizioni comuni,serve riallacciare la connessione sentimentale con un elettorato che sembra guardare altrove,con ceti che non si sentono rappresentati e classi deboli che si sentono abbandonate. Al PD serve includere,non semplificare.

 

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