SUD,BASTA TAGLI ALLE UNIVERSITA!E OCCORRE CAMBIARE I PARAMETRI.

Mentre si sta rafforzando un convincimento nell’opinione pubblica:che non serva compiere gli studi universitari, che anche con la laurea non si trova lavoro, la conseguenza è un aumento delle diseguaglianze sociali, con un freno alla mobilità sociale.  Certo se si riuscisse a garantire ai nostri giovani l’opportunità di frequentare Università competitive come quelle del Nord Italia perchè dotate degli stessi parametri di finanziamento e di spesa, se non altro si riuscirebbe a formarli qui, quei pochi che restano,ad eviare esodi e non immatricolazioni. Una recente ricerca,curata dalla Fondazione Res,rileva che l’Università italiana ha perso in circa otto anni dal 2008 al 2015,il 17% dei docenti,il 20% degli immatricolati,il 18% degli amministrativi. Le Università del Sud vanno peggio. Assegnare ad esse solo il 40% dei fondi vuol dire scavare un solco che ben difficilmente potrà essere colmato. Bisogna rivedere i criteri dell’assegnazione delle risorse per il sistema universitario. E’ una scelta politica. Perchè non lo capiscono i nostri deputati e senatori,i nostri gruppi dirigenti? Non solo quindi poche risorse,ma attribuite in modo tale da sottrarle agli Atenei meridionali.

Le riforma non si fanno a costi bassi. la Germania e la Francia,durante le politiche dell’austerità,hanno incrementato ulteriormente i fondi pubblici per le loro Università comprendendo che senza la ricerca,il sapere,l’innovazione,  la competitività e la coesione sociale ne risentono. Pochi investimenti e senza spesa pubblica,ecco lì’errore di fondo.

Riequilibrare la spesa e impedire che il divario tra Nord e Sud aumenti ancora. La banca d’Italia attribuisce il calo degli iscritti alla crisi economica iniziata sette anni fa. E’ aumentato l’indice delle diseguaglianze,tanti giovani scoraggiati dalle condizioni familiari e di contesto rinunciano ad iscriversi,non possono iscriversi,non hanno protezioni economiche,borse di studio per iscriversi.Diamo loro queste opportunità.

Abbiamo tutti bisogno delle Università,luoghi del sapere,che creano un turbine di entusiasmo,anche civile e politico,e di meritocrazia,in grado di influenzare l’intera vita del nostro Paese.

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