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ELEZIONI AMMINISTRATIVE: FOCUS DEL PD. ANALISI E RIFLESSIONI SULLE COMUNALI A NAPOLI

Di Michele Caiazzo
in collaborazione con Rosa Barone, Giulia Bladier, Feliciano Rega
(fonte Rigenerazione Democratica)
E’ possibile valutare lo stato di salute del PARTITO DEMOCRATICO di Napoli anche se si guarda ai risultati dalle Politiche del 2013 fino alle Amministrative 2016. Quello del PD che sostiene la Valente è il peggior risultato registrato nella città di Napoli. Infatti il partito si attestava al 25% nel 2013, il 40.86% alle Europee 2014 e al 21.03% alle Regionali 2015. Il PD a sostegno della Valente registra, invece solo uno scarso 11.63%. Paragonando, infine, i voti per quartiere del PD delle Amministrative 2016 con le Regionali 2015, è possibile notare che il differenziale dei voti è quasi sempre negativo, tranne per il quartiere di San Giovanni a Teduccio e Chiaiano dove il PD risulta primo partito per il 2016 incrementando i voti.

 

Nel 2011, il PARTITO DEMOCRATICO risultava vincitore al primo turno a Bologna e Torino ed andava al ballottaggio a Roma e Milano vincendolo, mentre era sempre terzo a Napoli. In questa tornata elettorale, il PD non vince al primo turno in nessuna delle città interessate dal voto ma è impegnato in tutte nei ballottaggi meno che a Napoli. La mancata conferma delle amministrazioni uscenti deve essere un segnale importante per il PD da cogliere. Se guardiamo ai soli numeri, si registra un calo per ogni città interessata, soprattutto al comune di Roma, dove la vicenda Marino e quella di Mafia Capitale contribuiscono negativamente alla performance dei DEM. Non inganni nemmeno quello striminzito +0.34% a Bologna in quanto se si guarda a voti, è evidentemente frutto dell’astensionismo crescente.

 

Discorso a parte, merita anche il M5S. Nella città di Napoli, anche per il Movimento si registra il peggior risultato dal 2013 ad oggi. La percentuale del Movimento è in media intorno al 25% per tutte le elezioni dal 2013 al 2015 ma se si guarda ai voti, si registra un calo graduale fino ad arrivare a queste elezioni Amministrative dove il M5S vede praticamente dimezzati i consensi
rispetto alle Regionali 2015. Se si considera lo scarso tasso di preferenza della lista del M5S, la scelta di un candidato sindaco senza appeal per l’elettorato e il drastico calo di voti rispetto ad ogni tornata elettorale a cui il MOVIMENTO 5 STELLE ha
partecipato nella città, appare quasi che, per le particolarità del quadro politico locale (competizione con De Magistris, in parte in fasce di elettorato con molte affinità) e per una strategia nazionale, su Napoli il M5S abbia, nei fatti, compiuto una scelta di desistenza.
Anche nelle municipalità, che sono organismi molto più vicini ai cittadini si verifica un alto tasso di astensionismo.
Nelle municipalità, rispetto al 2011, il dato evidente è la netta affermazione della coalizione arancione di De Magistris che conquista 5 municipalità e la sconfitta sia del centrodestra (che passa da 5 a 2 municipalità), sia del centrosinistra (che passa da 5 a 3 municipalità).
Nel 2016 il dato della lista del PD, per le elezioni delle Municipalità, è di 65.741 mentre per l’elezione del Consiglio Comunale è di 43.790. Emerge dunque, dentro un calo ulteriore rispetto al dato critico del 2011, una differenza di 21.951 voti pari al 5,84% tra i voti del PD alle municipalità e i voti del PD alle comunali. Il dato è ancora più evidente nella 8^ Municipalità, dove la lista del PD perde il 9,13%. Nel 2011 tale differenza era pari al 3,18%. In tutte le Municipalità il PD dimezza in v.a. i voti. Fra tutte le Municipalità emerge il dato di quella che era considerata la roccaforte della sinistra a Napoli, cioè la 6^Municipalità Barra-Ponticelli- S.Giovanni. che dal 2006 al 2016 perde 6726 voti. Per il centrodestra i dati  evidenziano che nel 2011 i voti aumentano in controtendenza rispetto a tutti i partiti tradizionali, ma nel 2016 FI perde 2 elettori su 3 rispetto al 2001 Omogeneo è invece in tutte le municipalità il voto alla liste di De Magistris. In definitiva, il voto delle municipalità conferma come per il comune il drastico crollo sia del Partito Democratico che di Forza Italia.

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