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Esposito (MO!): “No al Federalismo del PD. Bisogna promuovere le risorse dei nostri territori”

Sono giorni caldi, quelli di avvicinamento alle Elezioni Regionali della Campania, giorni di dibattiti e campagne elettorali senza esclusione di colpi, compreso qualche basso tiro mancino. Come ogni lunedì, negli studi di Radio Club 91, per la trasmissione “Dentro i Fatti”, il Direttore Samuele Ciambriello prova a mettere ordine, a dare spazio ai candidati delle diverse liste concorrenti alla Presidenza con chiarezza, tramite la rubrica “Regionando”. È la volta di Marco Esposito, noto volto del giornalismo napoletano, candidato presidente della Lista Civica meridionalista “MO!”. Una lista che, il candidato, definisce “non solo campana, ma dell’intero Sud Italia, perché tutto il Meridione deve ritrovare fiducia in se stesso.”

Afferma che, se dovesse riassumere il suo programma in un unico punto, significherebbe “fermare un federalismo truffaldino che affossa i servizi sociali, la salute, i trasporti ma anche il futuro dei nostri cittadini, soprattutto gli universitari”, accusa che nulla è cambiato rispetto alle elezioni precedenti, “come cinque anni fa, c’è Caldoro, c’è De Luca, un 5 stelle e un comunista”, anzi si, “questa volta c’è la possibilità di votare per noi stessi, MO!”.

Luigi Labruna ha affermato: “Attenzione all’astensionismo”. Come si invitano i campani a votare?

“L’astensionismo è una protesta che dura un giorno solo; votare per MO! è una protesta, una proposta che dura per cinque anni.”

Cosa ha da dire rispetto a quelle candidature che sono state definite “impresentabili”, di cui tanto si è parlato in questi giorni?

“È lo stesso De Luca a definire “impresentabili” alcuni soggetti politici, solo che non ne fa i nomi. Fossi un candidato delle sue liste mi offenderei. Significherebbe essere messo in mezzo agli altri, mischiato ai delinquenti senza distinguermi. Hanno sbagliato a comporre queste liste, adesso vogliono fare chiarezza? La facciano fino in fondo.”

Passiamo alla questione Fondi Europei. Sembra che qualcosa di buono sia stato fatto negli ultimi mesi. È d’accordo?

“Se guardiamo solo agli ultimi mesi, il Parma non retrocede in Serie B. Sul lavoro, la disoccupazione, ad esempio, è salita dal 15 al 23%. Per ciò che riguarda i Fondi Europei in questo territorio, Caldoro ha fatto una scommessa nel 2011, bloccando la programmazione fatta, prima di lui, da Bassolino, proponendone una nuova, a suo giudizio migliore. L’Europa lo mise in guardia circa i tempi stretti per effettuare quel tipo di operazioni, ma lui, coraggiosamente, seguii la sua linea e ha sbagliato. La sua programmazione è fallita, la spesa di questi mesi è più clientelare che altro e, addirittura, la giunta Caldoro ha già fatto perdere 1 miliardo e 800 mila euro per la programmazione 2014-2020”.

Cosa ne pensa, Marco Esposito, della Sanità campana?

“Il tema Sanità è agghiacciante poiché la legge in vigore, la formula Calderoli, prevede che se hai una speranza di vita più bassa, e in Campania sono due anni in meno rispetto alla media, ti tolgono fondi per la sanità. Quella ragazza dal suo letto d’ospedale, ad Acerra, con quel cartello contro la Terra dei Fuochi, vale per la sanità nazionale 0.26. Per arrivare ad un valore di 1 avrebbe dovuto compiere 65 anni, che non vedrà mai.”

Nella regione più giovane d’Italia, quali sono i punti a favore dei nostri ragazzi?

“Il punto è crederci tutti. Se lo Stato Italiano trascura i giovani, non ce n’è per nessuno, le regioni possono ben poco. Siamo la regione più giovane d’Italia, il 41% dei giovani italiani è meridionale. Non dare le borse di studio a chi ne ha titolo – capita a un ragazzo su due -, tagliare fondi alla scuola, alle università, è spezzare il loro futuro. Dobbiamo fare il possibile per invertire la rotta.”

Dalla Campania è scomparso l’Assessorato alle Politiche Sociali. Il centro destra lo ha sostituito con l’Assessorato all’Assistenza. È questa la loro concezione dei più deboli?

“Non ne farei una cosa di desta e sinistra, guardiamo alla sostanza. Le Politiche Sociali vengono calcolate in base ai fabbisogni della popolazione o alla ricchezza dei territori? Purtroppo il Federalismo Fiscale disegnato dalla Lega e applicato dal PD, porta a questi disastri. Basta guardare alla questione “asilo nido”: secondo il Governo, se in un territorio non vi sono strutture simili, allora, automaticamente, si deduce che non ce ne sia bisogno, per cui vengono tagliati fondi necessari. Un sistema giusto, uguale per tutti, è libero dallo schiavismo a cui sono sottomessi i nostri rappresentanti da parte delle grandi città del nord, Torino, Milano, Firenze, Genova. Basta che da lì qualcuno gli dica di star buoni che loro non possono fare altrimenti.”

Dovesse essere eletto Presidente, qual è la prima delibera di cui si occuperà?

“Lo scontrino parlante. Il consumatore deve sapere da dove provengono i prodotti che acquista, così da favorire aziende del suo territorio. In questo modo, il popolo campano potrà portare sulle proprie tavole soltanto articoli di provenienza Sud Italia, fare una spesa meridionale. Così favoriremo i nostri contadini e artigiani.”

 

 

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