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Fase 2: a giugno riapriranno i centri estivi per bambini

Le scuole sono rimaste chiuse, ma i centri estivi riapriranno. Lo ha confermato il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, che ha spiegato che le strutture «potranno aprire il 15 giugno», anche se secondo il Dpcm le Regioni avranno la facoltà di anticipare o posticipare la ripartenza in base alla curva dei contagi. «Avevo promesso che non ci saremmo scordati dei centri estivi, ma che li avremmo riorganizzati in sicurezza», ha scritto la ministra su Facebook. «Infatti abbiamo dato le indicazioni e stanziato 185 milioni di euro, l’investimento più alto in questo settore nella storia della Repubblica. Ora sta alle Regioni decidere se anticiparne o posticiparne l’avvio, rispetto alla data del 15 giugno, in base al loro andamento epidemiologico».

Le Linee Guida dell’ultimo Dpcm stabiliscono un rapporto numerico fra operatori e bambini, sottolinea VanityFair, che varia in base all’età: dai 3 ai 5 anni ci sarà un adulto ogni 5 bambini; dai 6 agli 11 anni, un adulto ogni 7 bambini; dai 12 ai 17 anni, un adulto ogni 10 ragazzi. Per bambini ed adolescenti con disabilità il rapporto sarà di un operatore per ogni utente. Si dovranno evitare gli assembramenti: sono previsti dei «triage» di accoglienza e gli ingressi dovranno essere scaglionati di almeno 5 o 10 minuti. Laddove sarà possibile, entrata ed uscita saranno separati con percorsi obbligati.

I punti di accoglienza saranno all’esterno o in un ingresso separato dell’area dove si svolgono le attività, in modo da evitare l’ingresso degli adulti che accompagnano i minori. Nel punto di accoglienza ci devono essere una fontana o un lavandino con acqua e sapone: se non sono presenti, dovrà comunque essere messo a disposizione del gel idroalcolico perché i bambini possano igienizzarsi le mani prima dell’ingresso nel centro estivo e prima di essere riconsegnati ai genitori.

La procedura di triage prevede di chiedere ai genitori se il figlio ha avuto febbre, tosse, difficoltà respiratoria o è stato male a casa. È anche previsto il controllo della temperatura «con rilevatore di temperatura corporea o termometro senza contatto».

Tutti gli oggetti usati dai bambini dovranno essere puliti almeno una volta al giorno e ogni volta che i piccoli cambieranno attività dovranno lavare le mani, soprattutto prima dei pasti.

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