Economia e Welfare

Fase 2: ecco come potrebbe essere il “bonus vacanze”

Prende forma il bonus vacanze che ha in mente il governo. “Saranno vacanze diverse. Stiamo lavorando perchè siano possibili al mare, in montagna, nelle città d’ arte, nei borghi, ovunque. Ma avremo dei limiti con cui convivere, dal distanziamento alle mascherine, alla prudenza in generale. Sarà l’anno delle “vacanze italiane” perché il turismo internazionale, extraeuropeo, difficilmente potrà ripartire. E gli italiani che sarebbero andati a fare vacanze lontane potranno riscoprire le infinite bellezze che hanno vicino a casa. Quelle che tutto il mondo ammira”. A spiegarlo è il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Ci saranno risorse per l’adeguamento, la sanificazione e anche per la promozione turistica. Abbiamo anche previsto un Fondo strategico turismo con Cassa Depositi e Prestiti per acquisto e ristrutturazione di alberghi e imprese turistiche. Ma la misura che aiuterà famiglie e imprese è il tax credit vacanze, un bonus da spendere entro il 2020 in alberghi e strutture ricettive per persone sotto un reddito Isee di 40 o 50 mila euro, stiamo definendo” spiega Franceschini, secondo NapoliToday. A quanto ammonterebbe in pratica il bonus vacanze per l’estate e le ferie 2020: “Parliamo di 150 euro per un single e di una somma fino a 500 euro per coppie con figli. Aiuterà le famiglie e porterà nel comparto turismo oltre 2 miliardi di euro diretti, perché questo costa la norma, oltre all’indotto che creerà. Un intervento straordinario, tra i più importanti dell’intera manovra”.

Sarà fruibile a meno di novità dell’ultim’ora – che non possono essere escluse – nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi. La misura è contenuta nell’ultima bozza del “decreto rilancio” (ex “decreto aprile”). Il bonus vacanze avrebbe validità dal primo luglio al 31 dicembre 2020. Incideranno sull’estate degli italiani, soprattutto per quelle con figli, anche i 150 milioni in arrivo per potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa. Il testo destina le risorse ai Comuni per rafforzare, anche in collaborazione con istituti privati, dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine e i bambini tra i 3 e i 14 anni. Il 10% dei fondi andrà al finanziamento di progetti mirati per contrastare la povertà educativa nel periodo dell’emergenza.

Senza fare previsioni per i prossimi mesi, è già stato devastante l’impatto dell’emergenza coronavirus sul turismo italiano. Ammontano a 81 milioni le presenze turistiche perse durante i tre mesi di primavera per effetto del lockdown che ha azzerato i flussi dei viaggiatori a partire da marzo che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra le festività di Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio e Pentecoste, rilevante soprattutto per gli arrivi dall’estero. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, che sottolinea l’importanza delle parole del premier Giuseppe Conte che in un’intervista oggi ha invitato gli italiani a trascorrere le vacanze nel Belpaese. L’impatto economico fra marzo, aprile e maggio è drammatico con l’azzeramento della spesa turistica nel trimestre per una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping. In prospettiva a rischio nel settore ci sono mezzo milione di posti di lavoro secondo Federalberghi, che per il 2020 ipotizza la perdita di oltre 305 milioni di presenze (-71,2% rispetto al 2018), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 17 miliardi di euro (-71,4%). E’ chiaro che il bonus vacanze non basterà da solo a sostenere il settore: è, e deve essere, un punto di partenza. Le imprese del settore chiedono anche tutele specifiche, interventi sulle imposte locali e nazionali, potenziamento ed accelerazione dell’erogazione del credito, proroga della cassa integrazione. Migliaia di imprese aspettano con il fiato sospeso quella che si preannuncia come la stagione lavorativa più dura dal secondo dopoguerra.

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