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FIRENZE , SI COMMEMORA IL 150ESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI CARLO POERIO

Firenze, si commemora il 150° anniversario dalla scomparsa del barone Carlo Poerio Deputato al Parlamento italiano, a rendere omaggio al grande Patriota nella Cappella Pazzi, nel Complesso Monumentale di Santa Croce, sabato 26 alle ore 10.00, viene celebrato in questa data uno dei momenti più significativi del nostro Risorgimento e ricordato il ruolo assunto da Santa Croce come luogo sacro. Il Patriota, risalta alla memoria dei fiorentini e di personaggi legati alla storia d’Italia, di figure che unirono gli ideali patriottici all’impegno civile e sociale.

Su iniziativa del Comitato Fiorentino per il Risorgimento nel 2012 è stata recuperata una ricorrenza istituita in Santa Croce dal Comune di Firenze nel lontano 1848, anno fondamentale nel percorso per l’indipendenza italiana: il 29 maggio, giorno della battaglia di Curtatone e Montanara. Quest’anno, si è giunti alla settima edizione, che  ha il titolo  “Un viaggio nella Santa Croce d’Italia”. Personaggi e luoghi della memoria nazionale”. In questa occasione sarà posta una targa commemorativa al busto di marmo di Carlo Poerio, opera realizzata tra il 1867 e il 1868 dallo scultore Giovanni Paganucci.

Il barone Carlo Poerio, Deputato al Parlamento italiano, già vicepresidente della Camera Elettiva, morì a Firenze il 28 aprile 1867 nella casa di Ferdinando Fonseca, assistito dall’amico Mariano d’Ayala. Il 29 aprile alla Camera dei Deputati fu commemorata la sua figura ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Urbano Rattazzi decretò i funerali di stato in suo onore. Al Comune di Firenze il conte Fossombrone, consigliere municipale e deputato al Parlamento, invitò il Consiglio municipale ad ordinare che una lapide commemorativa venisse collocata in Santa Croce come fu fatto per Daniele Manin. Il 28 maggio 1867 nella Basilica di Santa Croce, per i solenni funebri onori resi d’ordine dalla Camera dei Deputati del Regno d’Italia al Barone Carlo Poerio, fu eseguita la “Messa pei defunti posta in musica per soprano, due tenori e basso, con orchestra”, composta ed eseguita per la prima volta da Luigi Ferdinando Casamorata.

Raffaele Fattopace 

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