Officina delle idee

G.ACAMPORA:”LA MALATTIA DELL’INDIFFERENTISMO E DELLA COLLERA NON MI HA CONTAGIATO. ECCO LE RAGIONI DEL MIO SI.”

Dicono che i giovani non votano si.

Calamandrei,  diceva che i giovani spesso hanno una malattia ”l’indifferentismo”, oggi a questa malattia deve aggiungersi la malattia della collera verso una politica che sempre più spesso si mostra lontana.

Ecco il pericolo è che questa rabbia possa essere strumentalizzata con delle irreparabili ricadute su una opportunità di cambiamento, che poteva essere fatta in tanti modi, ma che oggi dopo 30 anni si discute.

Non ho mai amato ne l’indifferentismo, né le strumentalizzazioni ed è per questo che da anni mi impegno sia nelle istituzioni che nelle realtà associazionistiche.

E così anche per questo appuntamento ho provato a fare quello che mi viene meglio: stare tra la gente senza sosta, ascoltare, parlare e spiegare nel merito la riforma.

Si perché ho avvertito che in questa campagna elettorale è mancato proprio questo.

La personalizzazione da un lato, le divisioni politiche intestinali e il preoccupante populismo dilagante hanno reso difficile un ragionamento nel merito.

E quindi il rischio è che questo voto si trasformi nel voto contro Governo, nel voto di una corrente, nel voto tattico, nel voto populistico, nel voto dove un ceto politico che in passato ha governato tutto e per anni  non ha mai fatto e che oggi vorrebbe ritornare.

La mia priorità è che questo non deve accadere!

E allora voto si in primis perché ritengo che nel 2016 i processi legislativi devono essere snelliti, perché quei 1100 giorni per approvare la legge sui disabili pesano sul mondo reale in maniera ignobile, voto si perché non voglio assistere all’ennesimo libro o le solite promesse sui costi della politica, voto si perché credo ancora nei processi di partecipazione diretta dei cittadini, voto si perché credo che la Costituzione bellissima che ci ha fatto diventare la Repubblica Democratica che siamo oggi debba come diceva Calamandrei essere “oliata”.

Quindi voto in primis si nel merito, un secondo dopo voto si per una ragione politica.

Credo con preoccupazione che la vittoria del no aprirebbe un ennesima fase di stallo in cui i progetti di riforma risulterebbero nuovamente ostaggio della classe dirigente, credo che la vittoria del no riporti un Governo tecnico o tecnocratico che non mi è mai piaciuto, credo che la vittoria del no ci condanni all’immobilismo  ed infine credo che la vittoria del no aprirebbe le porte a una stagione di populismi che a me fa paura e che non condivido nel modo di approcciarmi alla vita reale.

Quindi Voto si nel merito ma anche per coerenza.

Voto si perché come diceva qualche giorno fa Romano Prodi, questa riforma è un passo in avanti seppur piccolo.

Voto quindi si perché l’immobilismo, l’opportunismo di corrente non può appartenere alla mia età, dopotutto mi piace pensare che se Calamandrei oggi fosse in vita entrerebbe in un aula universitaria e direbbe a me e alla mia generazione “…La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità…” .

Ecco per queste ragioni Domenica 4 Dicembre, come sempre di buon mattino mi sveglierò e mi recherò alle urne, voterò si, avendo massimo rispetto per coloro che voteranno no, o che decideranno di non recarsi alle urne, perché stufi di tutto e forse stufi anche di me.                                                                                 Il giorno 5 Dicembre, ci risveglieremo tutti dopo il voto e bisognerà comunque ritornare ad impegnarsi e ricostruire una comunità, ritornare a parlare, discutere, ascoltare, continuerà l’impegno che è la mia motivazione contro ‘’l’indifferentismo’’.

BUON VOTO A TUTTI

Gennaro Acampora

Consigliere Municipalità 3 – Napoli

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