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GENTILONI: ” NON SIAMO PIU’ IL FANALINO DI CODA IN EUROPA. IL PAESE SI E’ RIMESSO A CRESCERE, ANCHE SE QUESTA CRESCITA NON HA RISANATO LE CICATRICI DELLA CRISI”

“Non siamo più il fanalino di coda in Europa. Dobbiamo essere più consapevoli che la sostanza del discorso non sono le cifre, ma è capire che il Paese s’è rimesso a crescere, anche se questa crescita non ha risanato le cicatrici della crisi. Non è la soluzione ma un’opportunità, dice alle classi dirigenti che offre una possibilità“. Così si è espresso  il premier, Paolo Gentiloni, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica, aggiungendo che: “Resta la sfida di come reagire al cambiamento d’epoca, come dice Papa Francesco, che contiene elementi di straordinaria opportunità: non possiamo non essere felici che aumentano le condizioni di vita, della rivoluzione digitale, la robotica . Dobbiamo raccogliere la sfida, senza paura. Ma essere consapevoli che questi cambi epocali sono straordinarie novità che ci impongono nuove sfide. La prima è l’identità, capire qual è il nostro ruolo sulla base della nostra storia“.  Continuando Gentiloni dichiara: “Le riprese economiche possono essere senza lavoro, e per far sì che non sia così, chi ha rappresentanza di governo deve intervenire contro esclusione e povertàBisogna lavorare per fare in modo che questi grandi cambiamenti invece di tradursi in grandi opportunità producano nuova solitudine e altra frustrazione“. Paolo Gentiloni, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica, si è anche espresso dicendo che  “C’è il rischio che si creino nuovi divari. E le politiche pubbliche, le università, la formazione hanno l’obbiettivo di ridurre queste differenze sempre più ampie”.Gentiloni in visita allo stabilimento Basf di Pontecchio Marconi , ha poi dichiarato:”Finalmente abbiamo un Paese che cresce e che deve essere sempre più aperto alla collaborazione e agli investimenti delle grandi imprese globali alle quali abbiamo sempre detto, in modo molto chiaro, che qui possono contare su amicizia e stabilità nei fondamentali. Talvolta cambiano i governi anche con una certa frequenza, ma non cambiano le nostre scelte fondamentali”.

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