Cultura

“I giorni dell’assenza”: la vedova Landi ricorda il marito attraverso le pagine del suo romanzo

IMG-20150416-WA0031È stato presentato ieri al “sottopalco” del Teatro Bellini di Napoli il libro di Rosanna Di Crosta Landi “I giorni dell’assenza” edito da Graus. Il testo, presentato dal magistrato Enrica Parascandolo, dal professore Samuele Ciambriello e dal giornalista Espedito Pistone, racconta la storia vera di una perdita, l’addio di una donna al proprio marito, il desiderio di abbandonarsi all’oblio e allo stesso tempo di resistere per amore dei figli.

Rosanna Di Crosta era sposata con Roberto Landi, titolare di un laboratorio di analisi ed ex assessore al Comune di Villaricca, assassinato nel 2009 per aver reclamato la restituzione di una somma di denaro data come anticipo per l’acquisto di un immobile.

IMG-20150416-WA0030La vedova Landi ha dato voce all’angoscia  che le esplodeva  dentro attraverso questo “diario del dolore”, avvalendosi della potenza della parole che in alcuni tratti diventano poesie.

Roberto e Rosanna erano entrambi un bicchiere mezzo pieno, la loro sintonia e la loro arte del conversare – ha affermato Samuele Ciambriello nel suo intervento al Teatro Bellini –  viene fuori attraverso le pagine di questo libro. Il suo parlare ci appassiona… Rosanna ritrae dettagliatamente momenti della sua famiglia attraverso una fotografia in bianco e nero della realtà. In questa narrazione  – ha continuato Ciambriello c’è un dialogo che non necessita di un eroe di turno: l’autrice non parla di Roberto come se fosse l’eroe di turno e non parla di se stessa come se fosse la vittima innocente.

Rosanna Landi in questo libro pone domande, combatte la fragilità e la paura; il suo non è un dolore eroico, ma un dolore quotidiano che viene affrontato attraverso i ricordi gioiosi descritti in queste pagine caratterizzate, come ha sottolineato Ciambriello, da un linguaggio accessibile a tutti, una descrizione da cui viene fuori l’indignazione e il coraggio.

IMG-20150416-WA0032Molto profonde anche le parole del magistrato Parascandolo che ricorda Roberto come una persona che non aveva mai fatto del male a nessuno e la sua onestà e bontà d’animo hanno reso ancor più difficile da accettare la sua morte. Il lavoro di un magistrato non è semplice  – ha sottolineato Enrica Parascandolo – e per questo motivo vorrei che i miei colleghi leggessero le pagine scritte dall’autrice, per riflettere di più sulla valutazione di un danno che non è limitato al momento storico ma si ripercuote nel tempo, segnando inesorabilmente la vita di chi resta. Tutto questo Rosanna lo spiega in maniera esemplare, descrivendo le difficoltà dei suoi figli e il coraggio che ha trovato grazie al sostegno dei carabinieri e della magistratura.

A concludere l’incontro al Teatro Bellini la commuovente lettura di alcuni passi del libro da parte di Isa Danieli e una decisa e sentita affermazione dell’autrice che ha salutato la platea con queste parole: Del dolore bisogna parlarne.

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