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I POTENTI DELLA TERRA DA OGGI A TAORMINA, PER PARLARE DI TERRORISMO, AMBIENTE, GLOBALIZZAZIONE, POLITICHE INDUSTRIALI, MEDIO-ORIENTE….IL G7 DEGLI “ESORDIENTI”.

Terrorismo, globalizzazione, Africa, Medio Oriente e Russia. Sono questi i temi principali che il G7 affronterà a partire da oggi. I leader di Stati Uniti, Canada, Giappone, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna si incontreranno per due giorni, venerdì e sabato, a Taormina. Un G7 che fonti diplomatiche italiane definiscono importante per il contesto e i temi e le sfide che saranno affrontati.

“Non sarà un confronto semplice – ha spiegato oggi il premier Paolo Gentiloni ai giornalisti – ma l’Italia che, svolge quest’anno la funzione di presidenza cercherà di renderlo un confronto utile e come sempre in questi casi, capace di far convergere le posizioni”. “È un incontro importante per confermare l’importanza dei legami transatlantici – ha aggiunto – che sono da sempre un pilastro della nostra politica estera, ma sono anche molto importanti sul piano della stabilità internazionale, in un momento cruciale come questo, caratterizzato dalla barbarie della sfida del terrorismo”.

Il contesto è ovviamente quello dell’attentato a Manchester, che riporta la lotta al terrorismo al centro del dialogo tra i paesi del G7. Sono giorni che gli sherpa delle varie nazioni stanno lavorando a un documento congiunto in materia di lotta al terrorismo. Un testo che mira a raccogliere l’unanimità di tutti i paesi riuniti, in cui ribadire l’unità dei paesi del G7 nella lotta al terrorismo.

Si parlerà anche di politiche industriali e di lavoro, di globalizzazione. In una maniera, spiegano ancora fonti diplomatiche italiane, sempre ottimista ma che tenga conto che qualcuno si è sentito escluso dal processo di globalizzazione. Tenendo presente che a livello globale ci sono distorsioni economiche da non sottovalutare. Nella giornata di sabato ci sarà una sessione cosiddetta di “outreach” in cui sarà affrontato il rapporto con l’Africa. I paesi invitati sono 5: Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia.

Inoltre a Taormina saranno presenti anche l’Unione Africana e l’Africa Development Bank. L’obiettivo dei paesi del G7 è affermare un approccio che da un lato guardi alla sfida dell’immigrazione con una visione di lungo raggio che ne affronti le cause profonde; dall’altro promuovere con i paesi dell’Africa una prospettiva di sviluppo. Si parlerà con attenzione del settore tecnologico africano: i paesi del G7 vogliono agevolare lo sviluppo di infrastrutture di qualità, puntare sul digitale e rinnovabili e realizzare un programma ad hoc con alcuni giovani africani in materia di start up. Quella con l’Africa viene considerata una partnership necessaria per gestire eventi epocali di lungo periodo. Un focus particolare sarà dedicato anche alla carestia nell’area subsahariana.

Un altro tema che sarà sul tavolo del G7 è la parità di genere: in questo senso si mira ad approvare una roadmap sul women empowerment, soprattutto per i ruoli delle donne nell’economia. Si parlerà inoltre di innovazione e infine di due argomenti più controversi, ovvero il clima e il commercio. A proposito di clima, fonti diplomatiche italiane spiegano che si sta lavorando per chiarire le posizioni di tutti i paesi, nella consapevolezza che non tutti la pensano allo stesso modo. Esiste infatti una diversità di fondo tra i leader, che ha anche a che fare con i percorsi professionali e politici, e come si rapporteranno tra di loro. Una differenza che probabilmente è più marcata proprio in tema di clima e commercio.

Capitolo politica internazionale. Si parlerà di Medio Oriente, delle crisi in Libia e in Siria: la situazione in Libia, viene fatto osservare, è importante perché senza stabilità non si può gestire la migrazione. Sul tavolo del G7 anche i rapporti con la Corea del Nord.

Non saranno assenti dal confronto le situazioni di Ucraina e Russia. Luci accese sull’attuazione degli accordi di Minsk: il confronto tra i leader del G7 partirà dalla consapevolezza che non ci sono novità in materia di sanzioni e anzi ci sono delle diversità profonde sull’argomento tra i leader presenti a Taormina.

La linea politica italiana, spiegano fonti diplomatiche, è quella di non rinunciare ai principi europei ma allo stesso tempo mantenere aperto il dialogo. In materia di clima la posizione di partenza della presidenza italiana è quella di un’attuazione piena degli accordi di Parigi, nel rispetto e nella consapevolezza della posizione americana che al momento non è ancora pienamente definita.

Il programma del vertice – Tutti gli appuntamenti e gli eventi

infografica programma

Venerdì 26 maggio
Ore 11.30: Cerimonia inaugurale e foto di famiglia (Teatro Greco)
Ore 12.30 – 17.15: Sessione di lavoro G7 (Hotel San Domenico)
Ore 19: Concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala (Teatro Greco)
Ore 20: Cena dei leader, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Hotel Timeo).

Sabato 27 maggio
Ore 8.30: Cerimonia di benvenuto ai Paesi invitati per la sessione “outreach” e alle Organizzazioni internazionali (Hotel San Domenico)
Ore 9.15 – 11.15: Sessione di lavoro “outreach” (Hotel San Domenico)
Ore 11.15: Foto di gruppo (Hotel San Domenico)
Ore 11.45 – 14.30: Sessione di lavoro G7 (Hotel San Domenico)
Ore 15: Conferenza stampa del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni (Hotel San Domenico)
A seguire: Conferenze stampa dei sette leader

Le misure di sicurezza

taormina sicurezzaPer tutelare la sicurezza dell’evento, da dieci giorni è in vigore una direttiva del capo della polizia Franco Gabrielli che stabilisce una serie di misure straordinarie. Fra queste c’è il divieto degli ingressi in città, ad eccezione dei residenti, e delle barche nel tratto di mare taorminese.

In tutto saranno dispiegati settemila uomini fra soldati e agenti delle forze dell’ordine.

 

Il G7 degli “esordienti”

Così i diplomatici hanno ribattezzato il vertice, dove – come non succedeva da anni – sono al loro primo summit ben quattro dei sette partecipanti. Con Angela Merkel per l’ennesima volta nel ruolo di “decana”. Esordiente è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che arriva a Taormina al termine del suo primo viaggio all’estero da quando si è insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio scorso e all’indomani del summit della Nato a Bruxelles, che ha segnato il suo debutto in un consesso multilaterale.

G7_Partecipanti

Ma la vera prova del fuoco, sottolineano i diplomatici, sarà il G7, dove un gruppo ristretto di leader parlerà per due giorni dei principali temi che dominano l’agenda politica ed economica mondiale. Esordiente è il padrone di casa, il premier Paolo Gentiloni, a Palazzo Chigi dal dicembre scorso, che ha ereditato da Matteo Renzi la sfida dell’organizzazione del vertice e la scelta di Taormina come sede del summit, in ragione della sua proiezione verso il Mediterraneo ed il Nordafrica, aree di instabilità da cui provengono i flussi migratori sulla cui gestione i leader del G7 dovranno discutere per trovare un punto di incontro tra la solidarietà e le esigenze di sicurezza.

Il leader “più nuovo” di tutti è il presidente francese Emmanuel Macron, che si è insediato all’Eliseo appena il 14 maggio, ma che da allora ha già incontrato Merkel, Gentiloni, Trump ed il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

L’ultima ‘debuttante’ al G7 Theresa May, arrivata a Downing Street nel luglio scorso dopo il ‘trauma’ della Brexit, succedendo a David Cameron. Con Macron condivide la prospettiva di elezioni a breve, lei per dare ai conservatori un mandato forte per negoziare nei prossimi due anni l’uscita del Regno Unito dalla Ue, lui per ottenere in Parlamento il sostegno di cui avrà bisogno nei prossimi cinque anni per portare a termine il suo programma per una Francia ed un’Europa più forte.

La ‘decana’ anche quest’anno si conferma la Merkel, che partecipò per la prima volta a quello che era ancora un G8 al summit di San Pietroburgo – il primo sotto presidenza russa – nel luglio del 2006. Questo è dunque il suo 12mo summit. E’ al suo quinto summit consecutivo il premier del Giappone Shinzo Abe, in carica dal dicembre del 2012, da cui l’Italia ha ereditato la presidenza, mentre è il secondo G7 per il premier canadese Justin Trudeau, 46 anni, al governo dal novembre del 2015, che cede al 39enne Macron lo scettro di leader più giovane. Terzo summit, infine, per Juncker e per il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk.

Da Venezia a Taormina, i summit sotto la presidenza itialana

g7 80 Il primo vertice del G7 sotto presidenza italiana si tenne nella città lagunare il 22 e 23 giugno del 1980, quando presidente del Consiglio era Francesco Cossiga: i temi sul tavolo di quel summit furono il contenimento dell’inflazione, la politica monetaria dei sette grandi, il commercio e le questioni energetiche.

Sette anni più tardi, i grandi del pianeta tornarono a riunirsi a Venezia, dall’8 al 10 giugno, sotto la presidenza di Amintore Fanfani: al centro del vertice ci furono economia e sicurezza regionale, lotta all’Aids, contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti, terrorismo internazionale.

Il terzo summit sotto presidenza italiana si tenne a Napoli dall’8 al 10 luglio del 1994. Presidente del Consiglio era Silvio napoli 94Berlusconi ed i temi in agenda furono occupazione e crescita, commercio e sviluppo, ambiente e sicurezza nucleare.

Nel frattempo diventato G8 con l’ingresso della Russia, il gruppo dei Paesi più industrializzati del mondo nel 2001, dal 20 al 22 luglio, si riunì nuovamente sotto g8 2001presidenza italiana a Genova: sul tavolo, la riduzione della povertà e del debito dei Paesi in via di sviluppo, la sicurezza regionale, la tecnologia digitale, l’ambiente e la sicurezza alimentare. Il G8 di Genova venne funestato dalla morte di Carlo Giuliani, ucciso durante gli scontri tra i manifestanti no-global e le forze dell’ordine.

 

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