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IL MONDO HIGH TECH E LE START UP SONO IN FOLLE ESPANSIONE IN ISRAELE

La tecnologia in Israele è in piena espansione, dalla sua parte vanta una popolazione di soli 8,5 milioni di persone. Solo tra il 2015 ed il 2016, le startup israeliane, hanno generato oltre 4,5 miliardi di dollari di finanziamenti, oltre il 10% dei quali è stato attribuito al settore FinTech. Ci sono attualmente più di 500 startup Fintech che risiedono nel paese e che sostengono ed alimentano il futuro del settore bancario e dei servizi finanziari.  Queste start up non solo aiutando le banche ma danno anche l’opportunità alle multinazionali di condurre gli affari in modo più efficace e sicuro. Il perchè di tutto ciò è rintracciabile nell’ idea di far crescere l’innovazione attraverso le nuove imprese che non solo aiutano le banche ma donano anche l’opportunità alle multinazionali di portare al termine gli affari in modo più efficace e sicuro. Israele inserisce, nella questione, aiuta la ricerca e lo sviluppo. Le grandi banche israeliane sono interessate a testare le versioni beta delle nuove tecnologie emergenti, tra cui quelle dedicate alla cyber-sicurezza. Due delle più grandi banche di Israele, la Bank Leumi  e la Bank Hapoalim hanno collaborato con Elevator e Microsoft Ventures, per testare nuove ed innovative start up. Inoltre la First International Bank of Israel sostiene a livello economico la più grande comunità di FinTech in Israele, al fine di rimanere in contatto con l’innovazione israeliana di questo settore mentre  la global bank Barclays ha inaugurato nel 2015 proprio in Israele un acceleratore di startup. PEERS è, invece, il nome di un’ azienda che ha inventato una tecnologia peer-to-peer all’ avanguardia per le transazioni nel settore dei servizi finanziari e dei mercati di trading online, infatti, essa offre soluzioni di livello superiore ai broker e alle istituzioni finanziarie che vogliono allargare il proprio portfolio di servizi.

Insomma, Israele forse più dell’Italia punta sullo sviluppo tecnologico e sul business che può derivare dall’appoggio dei Capital Ventures, dalle banche che dovrebbero captare le enormi opportunità che scaturiscono dal mondo high tech ed investire, con maggiore forza, nelle nuove idee.

 

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