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Il NeoWelfare della famiglia e dei nonni vale 40 miliardi.Ecco quantificato il fiume di denaro.

Un patto di ferro tra generazioni. Nell’epoca del lavoro e delle famiglie liquide, della precarietà senza fine e della coabitazione ad oltranza con mamma e papà i giovani di oggi per far quadrare i conti a fine mese hanno sempre più di bisogno dell’aiuto dei genitori. Ma anche di quello di nonni e zii anziani che mettono mano al portafoglio per sostenere concretamente le nuove generazioni alle prese con stipendi da fame.

A quantificare questo fiume di denaro ci ha pensato il gruppo assicurativo Assimoco che ha dedicato il suo rapporto 2017 al neo-welfare della famiglia italiana. E la cifra (considerando che si tratta solo degli aiuti in denaro da 500 euro in su) lascia a bocca aperta: ogni anno circa 38,5 miliardi di euro vengono elargiti a fondo perduto. Che siano i soldi per comprare una casa o per il dentista, per la cameretta dei figli o per riparare l’auto una cosa è certa: senza quell’aiuto molti giovani non riuscirebbero a vivere, figurarsi a mettere su una famiglia propria. Dai genitori arrivano circa 30 miliardi, altri 8 invece dai nonni.

Il 48% dei giovani in età compresa tra i 18 e i 35 anni ammette di ricevere un consistente aiuto economico dalla famiglia d’origine, percentuale che sale al 62% quando si parla di aiuti non strettamente economici come il tempo (per l’accudimento dei bambini ad esempio) ma anche regali o più banalmente la cena pronta da portare a casa. La ricerca spezza una lancia in favore dei tanto criticati “bamboccioni”: non restano in casa (nel 63% dei casi vivono ancora con mamma e papà) perché sono viziati ma perché non riescono ad essere autonomi economicamente. La loro unica fortuna è quella di poter contare sugli stipendi, le pensioni e i risparmi (che anche in questi anni di crisi sono in aumento) di genitori e nonni.

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