Officina delle idee

IL PAPA A FATIMA :”MARIA , MADRE DEGLI ESCLUSI E DEI DISEREDATI “

“Se vogliamo essere cristiani dobbiamo essere mariani, cioè dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale e provvidenziale che unisce la Madonna a Gesù, e che apre a noi la via che a Lui ci conduce”. Cosi è espresso Papa Francesco al  termine  del rito della benedizione delle candele presso la Cappellina delle Apparizioni a Fatima . Tutto intorno il popolo, con decine di migliaia di candele spendenti nell’oscurità. La luce di Cristo. E il Papa ha infatti acceso il cero pasquale. Alle 17.50 il Papa è arrivato in elicottero a Fatima, acclamato da decine di migliaia di fedeli raccolti nel santuario nel centenario delle apparizioni mariane a tre pastorelli e accolto dal suono festoso delle campane. Dopo un lungo giro in papamobile tra i fedeli, il Papa ha sostato in preghiera nella Cappellina delle Apparizioni, in un silenzio assoluto e quasi surreale, vista la moltitudine di persone presenti nel piazzale. Poi, dopo aver deposto un omaggio floreale ai piedi della statua, il Papa ha recitato la preghiera alla Vergine. “Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli”, recita la prima strofa, e poi: “Come vescovo vestito di bianco, ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace”. “Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto – ha aggiunto -. In Lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti”. Ed infine , il Pontefice ha concluso: “L’unica possibilità di esaltazione che ho è questa: che la Tua Madre mi prenda in braccio, mi copra con il suo mantello e mi collochi accanto al Tuo Cuore. Perché Maria ci porta e ci affida a Cristo”.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Dal sito “Avvenire”

Potrebbe piacerti...