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Il Papa al Quirinale da Mattarella: prioritario il lavoro stabile e le politiche a favore della famiglia.

L’invito a un «lavoro stabile», il richiamo a una «politica fattivamente impegnata in favore della famiglia», l’accoglienza dei migranti che non può essere solo compiuta da «poche nazioni», la vicinanza alle popolazioni terremotate del Centro Italia e l’«amichevole» collaborazione fra Chiesa e Stato italiano nel segno di una «positiva» laicità «non ostile e conflittuale» sono stati i temi toccati da papa Francesco nel suo intervento ufficiale nella Sala dei Corazzieri di fronte al capo dello Stato, Sergio Mattarella, durante la visita di questa mattina al Quirinale. E il presidente della Repubblica ha chiesto «responsabilità» proprio per garantire una più ampia occupazione sottolineando anche l’esigenza del rispetto dell’ambiente, il “no” all’odio e al terrorismo, il «grido di dolore dei migranti» e il «valido e utile sostegno» della Chiesa cattolica alla Penisola.

La visita si è conclusa nei Giardini del Quirinale dove Francesco e il presidente della Repubblica hanno salutato circa 200 bambini delle scuole arrivati dalle zone terremotate del Centro Italia. Dopo selfie, canti, consegne di disegni e regali (fra cui un sacchetto con le lenticchie di Castelluccio) da parte dei piccoli studenti di Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna, papa Francesco ha preso la parola e a braccio ha invitato ad «andare avanti con coraggio». «Ci sono difficoltà nella vita – ha detto il Papa ai ragazzi –. Avete sofferto per il terremoto». Poi ha citato una canzone degli alpini per esortare a rialzarsi dopo essere caduti. «Il successo – ha affermato Bergoglio facendo riferimento al brano – non sta nel non cadere ma nel non restare caduti». Un’espressione di stampo spagnolo per mettere l’accento su ciò che Francesco ha detto con una frase a conclusione: «Alzatevi di nuovo». Accanto al Pontefice anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.Mattarella chiede responsabilità alle istituzioni. Da Francesco il richiamo a una positiva laicità, alla collaborazione fra Stato e Chiesa, all’accoglienza dei migranti, al sostegno alla famiglia

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