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Il Presidente della Repubblica , Mattarella, firma il decreto d’obbligo per le vaccinazioni a scuola. Il Ministro della Salute Lorenzin: ” l’obbiettivo è raggiungere la piena immunizzazione per la popolazione scolastica”.

Le vaccinazioni , da sempre contestate da molti genitori, contrari perchè convinti che  molte volte sono proprio queste la  fonte di malessere  e il principio di malattia che colpisce i propri bambini.

Ma è certo che da adesso in poi le vaccinazioni diventeranno obbligatorie dai 0 ai 6 anni saranno complessivamente dodici a partire dal seguente anno. Il Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella , ha deciso di firmare il decreto che introduce l’obbligo delle vaccinazioni per poter frequentare la scuola. L’obbligo partirà con l’inizio del nuovo anno scolastico , infatti il ministro della Salute , Lorenzin, ha espresso la convinzione che questo decreto garantirà maggiore sicurezza sanitaria nelle scuole , sottolineando durante la conferenza stampa: “E’ prevista una fase transitoria per il 2017. Da domani  e fino al 10 settembre ci sarà dunque tempo di procedere per fare le richieste per le vaccinazioni o per effettuare le stesse; poi, dal 10 settembre al 10 marzo, ci sarà tempo per produrre la documentazione”.  Ha continuato sottolineando l’obiettivo da raggiungere : la piena immunizzazione per la popolazione scolastica: entro due anni la si raggiungerà per malattie le cui vaccinazioni erano già obbligatorie, mentre ci vorranno 3-4 anni per malattie come il morbillo”.

Il genitore  per poter effettuare l’iscrizione dei figli a scuola, dovrà presentare la certificazione dell’avvenuta vaccinazione , presentando la copia del libretto vaccinale valido fino al 10 luglio di ogni anno. Se questa procedura non verrà effettuata i bambini non potranno accedere nel frequentare l’anno scolastico , inoltre il dirigente scolastico sarà obbligato ad informare all’Asl eventuali violazioni, che a sua volta dovrà contattare i genitori convincendoli a provvedere alla procedura. Nel caso in cui i genitori non si presentano all’appuntamento  pattuito con l’Asl o non provvedono a far somministrare il vaccino al bambino, la Asl contesta formalmente l’inadempimento dell’obbligo. In quest’ultimo caso si prevedono sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro.

 

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