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IL PROGRAMMA DELLA VISITA A NAPOLI DEL PRINCIPE CARLO DI BORBONE

Sabato 23 e domenica 24 aprile saranno due giorni che Carlo di Borbone dedica a Napoli e a Pompei; ai suoi Cavalieri Costantiniani, ad opere sociali a Pompei, ad un pranzo per i meno abbienti.

Ma andiamo con ordine.

Sabato 23 – S.A.R., accompagnato dal Delegato di Napoli e Campania dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, raggiunge Pompei alle ore 14. Ad attenderli, presso la Casa di Cura Maria Rosaria – dove Sua Altezza inaugurerà il secondo Poliambulatorio Costantiniano dopo quello attivo dal 2013 presso la Basilica di San Francesco da Paola a Napoli – dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Emilio Cirillo, che ha messo a disposizione i locali e dal Direttore Amministrativo  Benedetta Cirillo, dal Responsabile Sanitario Luigi Cosenza, e dal Dottore Pasquale Scarafile, dal Sindaco di Pompei Ferdinando Uliano, dall’Arcivescovo Prelato di Pompei, Mons. Tommaso Caputo e il Dir. dell’Istituto Bartolo Longo, Fra Filippo Rizzo e dalle maggiori Autorità cittadine.

Il Poliambulatorio di Pompei si inquadra nelle attività di sostegno e solidarietà che fanno dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio una delle strutture di “volontariato sociale” più attente e sensibili alle esigenze del territorio. Il Poliambulatorio, naturalmente gratuito, sarà aperto ogni sabato e fornirà servizi medici in Cardiologia, Pneumologia, Ortopedia, Otorinolaringoiatria.

La cerimonia che sabato 23 lo apre ufficialmente vedrà i saluti del Presidente Cirillo, del Sindaco Uliano, del Delegato Costantiniano Sanfelice, e di S.A.R. il Gran Maestro dell’Ordine Carlo di Borbone delle Due Sicilie.

Al rientro a Napoli, Sua Altezza presenzierà al solenne Rito delle Investiture, che si terrà presso la Reale Pontificia Basilica di San Francesco da Paola alle ore 18, e nel corso della quale Sua Altezza consegnerà i diplomi ai nuovi Cavalieri Costantiniani.

Domenica 24 aprile alle 11.45, visiterà la Basilica di Santa Lucia a Mare – luogo a lui caro – dove offrirà un pranzo ai meno abbienti della comunità del Pallonetto Santa Lucia – e, attraverso l’Ordine Costantiniano, sarà “concretamente vicino” ad una famiglia indigente del Pallonetto, a testimonianza fattiva di quanto un Ordine Dinastico come il Costantiniano riesca, attraverso il lavoro delle tante Delegazioni e alla grande sensibilità umana del Gran Maestro, a configurarsi sempre più come una struttura vicina al territorio e particolarmente sensibile alle esigenze che i territori esprimono.

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