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Il sogno mondiale dell’Italia si infrange ai quarti.

La distanza tra i sogni e la realtà si chiama azione. La squadra azzurra femminile lo sa bene. Nonostante l’impegno e la dedizione, oggi si è concluso con una sconfitta il percorso delle azzurre al mondiale.  Le ragazze di Milena Bertolini escono a testa alta dal mondiale dopo la storica impresa di aver riportato l’Italia fra le prime 8, dopo 20 anni. Passano le olandesi, più forti tecnicamente e fisicamente, ma le azzurre non hanno da rimproverarsi nulla a parte qualche occasione che nel primo tempo avrebbe potuto cambiare la partita. Sotto il sole a picco delle 15, orario subito e contestato da entrambe le squadre, Sara Gama, Valentina Giacinti, Elisa Bartoli, Barbara Bonansea e le altre azzurre, sono colate a picco nel secondo tempo, soltanto quando avevano dato ormai tutto. Molte lacrime alla fine, ma è di più l’orgoglio per un’impresa indimenticabile, il calcio in Italia da adesso è anche donna. Il pallone al femminile ha dimostrato di avere qualità e di essere un grande spettacolo, milioni di italiani hanno sofferto per le ragazze della Bertolini davanti alla tv, battendo record su record. Ed ha messo in mostra anche valori diversi, più autentici, che hanno riportato indietro agli anni gloriosi di un calcio rimasto sepolto nei ricordi e negli almanacchi. Non è mancato, ovviamente, il commento a caldo del Ct che ha applaudito le sue ragazze per la grande impresa affrontata.  “Usciamo a testa alta, le ragazze hanno fatto un Mondiale eccezionale – ha spiegato a fine partita -. Anche oggi hanno fatto una grande partita, contro un avversario forte, sono molto orgogliosa di loro”. Poi l’appello: “Ora chi ha il compito di prendere certe decisioni deve farlo, perché le ragazze meritano il professionismo”.”Se non sfrutti le occasioni, se non sei cinica, poi diventa difficile, ma le ragazze hanno fatto vedere tutto il loro valore – ha aggiunto il commissario tecnico – Le lacrime ci stanno, le emozioni, ma ora devono vedere la cosa bella che questo e’ un punto di partenza per il loro futuro. Ogni sconfitta insegna qualcosa, ma abbiamo fatto vedere tutte le cose positive che stiamo facendo”.

Milena Bertolini (Getty Images)

Ora la Bertolini chiede il professionismo per il calcio femminile. “Da ora in poi il calcio femminile in Italia sarà diverso. ora chi ha il compito di prendere certe decisioni deve farlo, perché le ragazze meritano il professionismo ed opportunità diverse. Oggi hanno giocato contro colleghe professioniste e da quel punto di vista era una partita non alla pari – il suo pensiero – Tutte hanno dato l’anima e il cuore per questi due mesi, sono ragazze che hanno dato tanto e sono arrivate stanche”.

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