Officina delle idee

“La cultura rende liberi e protagonisti”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato a Napoli l’anno accademico dell’Università suor Orsola Benincasa. Una cerimonia commossa, sentita, nel ricordo delle vittime della strage di Parigi, cadute sotto il piombo degli estremisti dell’Isis lo scorso venerdì e ricordate con un minuto di silenzio prima dell’inizio della cerimonia. A dare gli onoti di casa, il rettore dell’ateneo napoletano, Lucio D’Alessandro, unitamente ad una rappresentanza degli studenti e del corpo Docenti. Presenti anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Il minuto di silenzio per le vittime del terrorismo che abbiamo osservato – ha dichiarato Mattarella – , ci ha ricondotto, com’è giusto, anche se non passa mai dalle nostre menti in questi giorni, a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Parigi, ai pericoli che vi sono sulla nostra convivenza. Questo volersi opporre alla violenza, frutto dell’intolleranza e dell’oscurantismo, rafforza l’impegno alla formazione culturale, l’impegno a stimolare cultura, a farla crescere, distribuirla e diffonderla. Perché la cultura rende liberi e rende protagonisti”.

Voi giovani – ha proseguito il capo dello Stato rivolgendosi agli studenti presenti in sala – , siete il motore della nostra “economia”. Quello che a voi studenti viene sollecitato è il formarsi dello spirito critico che si acquisisce con lo studio, con la cultura, con la riflessione e con l’osservazione. È quello che qui viene svolto. Come deve fare un ospite mi limito a sottolineare l’importanza dell’attività svolta in questo ateneo. Vi ringrazio per il lavoro quotidiano che svolgete, perché contribuisce da protagonista a mantenere sempre viva e attuale la grande tradizione culturale di Napoli”. 

Nel corso della sua giornata napoletana, il presidente Mattarella, ha colto l’occasione per chiudere la quinta edizione della Scuola di Alti studi politici, diretta da Lucio D’Alessandro e Ciriaco De Mita. 

 

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