Cultura

“LA PELLE DI NAPOLI. VOCI DI UNA CITTA’ SENZA TEMPO”: IL NUOVO LIBRO DI PIETRO TRECCAGNOLI, RACCONTA DI UNA NAPOLI VIVACE MA SEGRETAMENTE TIMIDA

Una Napoli vivace, ma segretamente timida. E’ questa la città che ci presenta Pietro Treccagnoli, giornalista, nel suo nuovo ed inteso libro «La Pelle di Napoli – Voci di una città senza tempo» edito da Cairo editore. Il libro è sotto forma di  reportage, dalla durata di  due anni su Napoli e sui luoghi di una città bellissima ma apparentemente dannata, a piazza de Palma nel centro storico di Scalea. Il tutto raccontato in modo  intenso e forte. Un libro che si racconta della città,  di Napoli, in modo nuovo ed inaspettato ma che  denuncia in egual modo, e rende ai nostri occhi i tesori di bellezza e decadenza. Una Napoli che ospita i sogni dei musicisti: Pino Daniele Eric Clapton e il maestro Riccardo Muti. Una Napoli nuda e senza filtri che Treccagnoli ha saputo descrivere percorrendola tutta  a piedi. Una città amata da Goethe e da Matilde Serao ma così dimenticata e sgualcita,  che offre a chi la visita sempre il calore di un caffè e di una sfogliatella vera, da gustare in uno dei tanti caffè antichi di Napoli. Sono raccontati, man mano, nelle pagine del libro i miti di Napoli: dai  Quartieri Spagnoli, alle chiese e alle credenze popolari, come  San Gennaro e la Maradona. Una Napoli che è sempre stata, a detta, dell’autore  umile e semplice. Una città che accoglie, tutti, ricchi e poveri nonostante le sue immense ferite.  La descrizione attenta e vera dello spaccato della quotidianità, caratteristica dei vicoli e del centro storico, coinvolge il  lettore attraverso  sensazioni e vivide immagini. Una città multietnica, che ha in seno molto più di quel che si possa pensare, che è di una bellezza immensa e che nessuno schiaffo dato le fa girare il volto, ma la fa rimanere ancora fiera. Il racconto anche di un popolo inarrestabile, animato per le strade, nei vicoli, nelle salite e nelle discese, da un’ energia incredibile che obbliga, quasi, il turista ad entrarvi e a far parte di questa energia cosparge, a macchia d’olio, la città.

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