Cultura

LA PERIFERIA PIU’ DEGRADATA DI NAPOLI, RAPPRESENTATA DALLE VELE DI SCAMPIA, DIVENTA UNA “CHIMERA” IN PROIEZIONE ALLA 74ESIMA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA

La periferia di Napoli Nord, costellata dalle Vele di Scampia,sono il fulcro  di un documentario che intende descriverne la vita quotidiana oltre la cronaca nera. Protagonisti de “La Chimera” – in proiezione oggi,  alla 74esima mostra internazionale dei cinema di Venezia  sono proprio  i cittadini del complesso, che adesso attendono l’abbattimento di quelle che loro stessi definiscono “prigioni di cemento”. Gli abitanti del posto, Lorenzo Liparulo e Omero Benfenati, occupanti delle Vele e voce attiva del Comitato Vele Scampia che da ben 36 anni difende i diritti degli alloggiati che pretendono l’assegnazione di una casa popolare che sia vivibile e non ossessionata dal degrado. ,  infatti affermano che: «Dopo le vele si potrà costruire una Scampia nuova, di quel passato resterà solo il ricordo. Questo è il nostro film ed intendiamo comunicare che in questo quartiere non ci sono solo camorra e malavita. Le vele sono anche accoglienza ed umanità e rappresentano la voglia della gente onesta di combattere per un futuro lontano dal degrado». Uno spirito di cambiamento, uno sguardo nuovo al degrado che lentamente se ne allontana. Gianluca Arcopinto che, con il coautore e regista Walter De Majo ha realizzato il lungometraggio insieme con Giovanni Dota, Elio Di Pace e Matteo Pedicini, dichiara che: «La nostra intenzione è quella di scardinare alcuni forti pregiudizi su Scampia e sulle vele» e poi  «L’immagine nel mondo di questo quartiere purtroppo è sempre la stessa e questo anche grazie ad alcuni prodotti realizzati per il cinema e la televisione. Chi ha conosciuto la vita dei criminali portati in scena adesso deve conoscere anche la realtà di Lorenzo, Omero, Massimo, Patrizia, gli occupanti delle Vele. Noi non vogliamo cambiare le cose o mostrarle in modo diverso da quelle che sono. Vogliamo solo narrare i fatti per come realmente si svolgono ogni giorno all’interno di questi palazzi. Il resto poi sarà fatto da chi ha le competenze e la responsabilità di gestire questa realtà. Ora è il momento di guardare oltre le fiction e conoscere la quotidianità delle Vele e del quartiere di Scampia».Le famose  Vele di Scampia non sono solo quelle raccontate in Gomorra, ma ci sono le storie della gente, vittime  di un quartiere maledetto,  diventato quartiere dormitorio prima e poi simbolo di degrado, camorra e droga.

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