Cultura

“LA TIGRE E L’ACROBATA”: SUSANNA TAMARO CI PORTA TRA LE FORESTE INNEVATE, DOVE SIAMO TUTTI DELLE TIGRI IN CERCA DI UN’ ACROBATA

Siamo tutti degli acrobati nei grandi limiti che la vita stessa ci da. Ci muoviamo in bilico tra le sconfitte e le cose belle che popolano i secondi i minuti e le ore.Siamo tutti degli acrobati nei grandi limiti che la vita stessa ci da. Ci muoviamo in bilico tra le sconfitte e le cose belle che popolano i secondi i minuti e le ore. Susanna Tamaro, immerge  lettori nel suo nuovo libro: “ La tigre e l’acrobata“: piccola Tigre nasce nell’Est estremo, tra le foreste innevate e la Taiga e divide l’infanzia con un fratello che obbedisce all’istinto della specie. Lei, invece  si incanta a riflettere sulla propria natura e sul mondo. È rosa dal tarlo del sapere, che ne fa un essere speciale e fragile, suscitando l’angoscia della madre. Una Mamma Tigre a sua volta speciale che in gioventù aveva conosciuto uno sciamano che le si presentò nelle sembianze selvatiche della sua specie e che le spiegò alcuni segreti: come  la pericolosità dell’uomo, l’essere più disarmonico dell’universo, l’unico in grado di uccidere la Tigre. Un cacciatore non per necessità ma per invidia, un essere più pericoloso del ghiaccio, capace di costruire trappole micidiali o di sparare con una canna fumante non per mangiare la preda, ma per esibirne la pelliccia o per usarne le interiora con l’illusione di catturarne il coraggio. Ma esistono le eccezioni, il primo incontro con l’uomo poi si rivelerà il più importante nel percorso sapienziale di Piccola Tigre, perchè  un giorno Piccola tigre conoscerà un’ acrobata, capace, come altri essere puri, della virtù dello sguardo. Le aprirà la gabbia nella quale è rinchiusa. Ed è sempre “Va dove ti porta il cuore”, best-seller che ha imposta la Tamaro nel mondo. Le passioni se sono così forti, trovano quasi sempre la strada per imporci al mondo. Quasi sempre, perchè nulla è facile, e niente è scontato, ma Piccola tigre siamo noi, siamo nelle gabbie che il vento delle cose, talvolta ci impone di stare, m abbiamo il diritto di essere anche acrobati, di guardare alle eccezioni che le cose belle esistono, e prima o poi verranno ad aprire le gabbie.

 

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