Approfondimenti

L’azione italiana all’estero: mantenere pace, aiutare lo sviluppo

 

di Vito Vattuone*

Alla luce dello scenario internazionale e dei gravi attentati che si sono verificati in Europa nei mesi passati, nel decreto missioni si evidenzia un particolare sforzo verso il contrasto al terrorismo, anche e sopratutto in relazione all’area mediterranea.

L’Italia ha operato dall’inizio di questa legislatura affinchè l’area del Mediterraneo diventasse una priorità per l’Europa e per la Nato: e con Mare Nostrum ha saputo assumere un ruolo trainante nell’agenda politica internazionale dell’Ue.

Il risultato è oggi confermato dall’impegno comune nel contrasto ai traffici di esseri umani nel Mediterraneo centrale, estendendo di un anno la missione Eunavformed a cui si aggiungono altre due funzioni, una di addestramento alla Guardia costiera Libica in acque internazionali e l’altra quella di contributo al controllo dell’embargo, perchè continua ad essere violato.

Molto importante anche l’accordo per il Migration Compact, di poche settimane fa, che rappresenta la strategia di partenariato con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori.

E la risposta positiva degli Stati Uniti alla richiesta dell’Italia di rafforzare il fianco Sud della Nato, realizzando, tra l’altro quel coordinamento strategico tra NATO e Unione Europea che l’Italia ha proposto e sostenuto con vigore negli ultimi mesi. In attesa dell’approvazione definitiva della legge quadro le missioni internazionali sono uno degli strumenti privilegiati per affrontare le crisi complesse e per attuare una politica internazionale adeguata alle nuove difficoltà e alle nuove crisi.

*Senatore PD

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