Economia e Welfare

Mario Adinolfi: “Noi siamo contro il ddl Cirinnà. Il disegno di legge è una forzatura ideologica”

La commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo base per il ddl unioni civili presentato dalla relatrice Monica Cirinnà (Pd). Il disegno di legge equipara le famiglie gay e lesbiche a quelle regolarmente sposate. Contro la sua approvazione si è scagliato il giornalista e blogger Mario Adinolfi, direttore de “La Croce“, il neonato quotidiano in edicola dal 13 gennaio. “Sono estremamente contrario al ddl Cirinnà. Il disegno di legge – ha detto il giornalista – distrugge il matrimonio naturale ed equipara ciò che non è equiparabile, e trasforma il falso in vero. Un bambino non può avere due papà o due mamme. In questo modo si introduce il matrimonio gay mascherandolo con un altro nome, come ha riconosciuto Scalfarotto in un’intervista a Repubblica. Inoltre si legittima di fatto l’utero in affitto. Su questi temi serve un dibattito vero”.

Ed è per questo che Adinolfi ha iniziato un tour lungo tutto lo Stivale, con l’obiettivo di alimentare una discussione tra i cittadini su temi che lui stesso ha definito “essenziali”: “nascere”, “amare”, “morire”. “Gli uteri – ha detto il giornalista – non si affittano, i figli non si comprano e i malati non si ammazzano”. Sono queste le tematiche oggetto dell’incontro che si è svolto sabato a Napoli presso l’hotel Alabardieri dal titolo “I #Figli non si pagano”. Durante la conferenza è stato presentato ai cittadini napoletani l’iniziativa del giornale ‘La Croce’, organo politico del circolo “Voglio la mamma”, al fine di raccogliere firme per una #moratoria Onu sull’utero in affitto, in vista della grande manifestazione prevista per il 13 giugno al Palalottomatica di Roma. ‘La Croce’ denuncia l’ipocrita legalizzazione delle “donatrici d’ovulo”, donne che si sottopongono a pagamento alla stimolazione ovarica, tramite bombardamento ormonale, pratica medica dannosissima per chi si sottopone (in alcuni casi può provocare anche la morte, come è accaduto alla 17enne indiana Sushma Pandey)” e che porta guadagni  principalmente alle “agenzie specializzate”, mentre le madri surrogate, quasi sempre donne in serie difficoltà economiche, rappresentano in definitiva le vittime.

“E’ una fase – ha detto Adinolfi – in cui si sta parlando molto di alcuni temi sui quali abbiamo un’opinione molto precisa; temi sui quali si fanno proposte di legge: dal ddl Scalfarotto, cosiddetto anti-omofobia – un ddl che noi definiamo liberticida – al ddl Cirinnà che attraverso, l’istituto ‘step-child adoption’, permette la legittimazione dell’utero in affitto; quindi una serie di questioni nodali che hanno a che fare con l’esistenza umana. Incominciano ad arrivare delle proposte di legge che vorrebbero cambiare il panorama. Noi abbiamo delle cose da dire su questo, e attraverso ‘La Croce’ facciamo in modo che si possa discutere di questi temi così importanti”.

Adinolfi, durante l’incontro all’Alabardieri, ha anche presentato la nuova edizione del suo libro/manifesto “Voglio la mamma”, da cui prende nome il circolo, e che ha dato vita al giornale. In questo libro contesta i “falsi miti di progresso” come l’aborto, l’eutanasia, il matrimonio omosessuale, l’utero in affitto. “Tutti – ha spiegato Adinolfi – nasciamo da un papà e da una mamma, e la mercificazione della maternità è oscena e pericolosa. Il matrimonio gay – ha continuato –  spalancherebbe la strada alla trasformazione della persona in cosa, del figlio in prodotto da acquistare, sfruttando e umiliando il corpo femminile; se le persone diventano cose sono poi facilmente eliminabili, perché gli oggetti quando si deteriorano o sono ‘fallati’ si gettano via! Le persone non sono cose, i figli non si pagano, ogni bimbo nasce da una mamma e della mamma ha diritto; negargliela è atto di violenza criminale!”.

Adinolfi ha chiesto ai candidati alla presidenza della Regione Campania di inserire nel programma un impegno concreto per promuovere politiche a sostegno della famiglia a difesa della vita, e di fare proprio l’ordine del giorno che il circolo ‘Voglio la mamma Napoli’ e ‘Mezzogiorno’ hanno redatto, con la collaborazione dei Cav e delle associazioni locali per la difesa della famiglia, del bambino e della vita.  “L’iter parlamentare, prima che venga approvato il ddl Cirinnà, è lungo – ha detto il giornalista – , spero che i parlamentari si informino bene, magari proprio leggendo ‘La Croce’, giornale all’avanguardia in un contesto di rivendicazioni LGBT. Mi auguro che i cattolici della maggioranza, e non solo loro ma tutti gli uomini di buona volontà, siano fermi nei loro valori. Su questi temi – ha concluso – non si può scendere a compromessi e il Pd, agendo così, crea le condizioni per una crisi di governo”.

 

 

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