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MASTELLA FURIOSO PER I FONDI ALLUVIONALI DESTINATI A BENEVENTO: DANNI SUPERIORI AL TERREMOTO ’80, A NOI SOLO BRICIOLE

Clemente Mastella, fresco sindaco di Benevento, non le manda a dire al Governo, dopo che il Consiglio dei Ministri,  ha approvato la delibera con la quale viene avviata l’istruttoria finalizzata al riconoscimento di contributi per i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività economiche per le situazioni di emergenza di protezione civile verificatesi a partire dal maggio 2013, che si sono verificati in 17 Regioni italiane, tra cui Benevento: l’ex Ministro accorre in difesa della terra sannitica, ritenendo inadeguati i fondi istituiti da parte del Governo, per i danni subiti: “In merito ai recenti, ulteriori, annunci di interventi da parte del Governo nazionale che dovrebbe stanziare, a quasi un anno di distanza, risorse a sostegno di imprese e cittadini colpiti dall’alluvione dello scorso ottobre, devo manifestare tutto il mio disappunto per il ritardo e la scarsa consistenza di quanto previsto”. Mastella rincara la dose, ricordando le perdite a cui devono far fronte i commercianti dopo, l’evento alluvionale: “Interi comparti produttivi, aziende agricole ed avanzate nel settore tecnologico, case e mezzi privati, opifici e stabilimenti, beni pubblici e attrezzature aziendali, sono andate perse in poche ore.sannio-alluvione

Dopo quasi un anno dai tragici eventi, con danni da mancata attività che si sono sommati a quelli prodotti in quei giorni, se c’è qualcuno, singoli o associazioni, che pensa di poter prospettare tali interventi come qualcosa di risolutivo e di cui gioire, allora posso assicurare che perseguiamo interessi diversi: io quelli dei beneventani”. Infine fa un confronto e delle stime, tra il terremoto ’80 e la calamita’ accaduta nel Sannio, pochi mesi fa’: “800 milioni in due anni, da ripartire su 40 eventi calamitosi. C’è da essere contenti? Ricordo che, per noi, l’alluvione del 15 ottobre scorso, parliamo di dieci mesi fa non di ieri l’altro, ha determinato danni superiori a quelli provocati dal terremoto dell’80, a noi solo le briciole. Non lo affermo io, che potrei essere inattendibile, bensì la Banca d’Italia».

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